"Noi siamo sempre qua, con il nostro misto mare di antibiotici, con i prodotti nuovi, e... soprattutto con i soldi!". Si presentavano così, gli "Informatori scientifici del farmaco" della GlaxoSmithKline Spa, l'azienda farmaceutica leader in Europa, davanti ai medici di base, a quelli ospedalieri e agli specialisti. Più farmaci Glaxo ordinavano, dal Pritor alla Lacipidina allo Zovirax, più guadagnavano.
Mazzette da 5 milioni di vecchie lire per il camice bianco di medio prestigio fino a 50 milioni per il primario, il "barone" della clinica "che se lo corrompo faccio bingo", pagate in contanti sotto forma di collaborazioni e consulenze a una società di servizi collegata alla Glaxo per fittizi programmi di ricerca, convegni fasulli, inutili borse di studio, banali questionari.
E poi gadget, macchinari, apparecchiature mediche, e "medical tours", in realtà allegre vacanze, a Montecarlo (nei giorni del gran premio automobilistico), Sharm El Sheik, Damasco, Berlino. I meno importanti, i medici di base "a basso potenziale prescrittivo", dovevano accontentarsi di avere in regalo alcuni noiosi, ma comunque costosi, testi scientifici. Questo il quadro della "Operazione Giove" condotta dal nucleo regionale di polizia tributaria della Guardia di Finanza del Veneto nell'ambito dell'indagine coordinata dal sostituto procuratore di Verona Antonino Condorelli, che ha messo sotto accusa 2974 persone, soprattutto medici, in 15 regioni italiane, dalla Val D'Aosta alla Sicilia, passando per Piemonte, Lombardia, Veneto, Lazio e Campania.
2092 sono i medici denunciati per comparaggio, cioè per aver prescritto prodotti farmaceutici "in cambio di denaro o altre utilità". "Tutti hanno preso soldi" dicono i finanzieri. Altre 72 persone sono state denunciate per corruzione: tra queste, 40 dirigenti e rappresentanti della Glaxo tra cui l'amministratore delegato Kenneth Albert Dipangrazio, 14 primari e direttori dei servizi medici degli ospedali (due primari a Roma e Vicenza, uno a Verona, Bolzano, Udine, Aviano), otto docenti universitari e alcuni responsabili dei servizi di farmacia ospedaliera. "Un articolato sistema di frode realizzato dalla società farmaceutica mediante la conclusione di accordi illeciti con gli operatori sanitari" ha detto ieri in una conferenza stampa a Mestre il colonnello della Gdf Giovanni Mainolfi. "Siamo sorpresi - ha replicato il direttore medico della Glaxo Giuseppe Recchia, che ha annunciato la volontà di "collaborare con le autorità" - siamo un'azienda leader a livello mondiale e non abbiamo alcun bisogno di promuovere i nostri prodotti se non nel modo corretto".
CENTO MILIONI DI EURO L’ANNO PER COMPRARE 3000 MEDICI. Viaggi, regali, mazzette a chi prescriveva i farmaci Glaxo. |
L'inchiesta è cominciata "casualmente" nel giugno dell'anno scorso (2002 ndr)
da un "normale" controllo della Finanza sui bilanci della Glaxo. A insospettire i finanzieri, la somma di 100 milioni di euro stanziata dall'azienda nel 2001-2002 per "Other Promotion" e "Medical Promotion" non meglio precisate, e il contenuto di alcune e-mail, lettere e circolari interne in cui si spiegava la "filosofia" del "contatto diretto col cliente", cioè col medico, e si mettevano in guardia i rappresentanti: "Signori cari, nei soldi che dobbiamo distribuire ai medici che ci sono vicini, adottiamo linguaggi non compromettenti". Di qui l'avvio dell'inchiesta vera e propria con 80 perquisizioni, il sequestro di 12 personal computer, pacchi di documenti, il raffronto coi dati acquisiti presso 45 Asl italiane e 13.200 ore di intercettazioni telefoniche.
da un "normale" controllo della Finanza sui bilanci della Glaxo. A insospettire i finanzieri, la somma di 100 milioni di euro stanziata dall'azienda nel 2001-2002 per "Other Promotion" e "Medical Promotion" non meglio precisate, e il contenuto di alcune e-mail, lettere e circolari interne in cui si spiegava la "filosofia" del "contatto diretto col cliente", cioè col medico, e si mettevano in guardia i rappresentanti: "Signori cari, nei soldi che dobbiamo distribuire ai medici che ci sono vicini, adottiamo linguaggi non compromettenti". Di qui l'avvio dell'inchiesta vera e propria con 80 perquisizioni, il sequestro di 12 personal computer, pacchi di documenti, il raffronto coi dati acquisiti presso 45 Asl italiane e 13.200 ore di intercettazioni telefoniche.
Si è così scoperta non solo la frode ma anche il sistema informatico, denominato GIOVE, con cui era organizzata. Un modo per controllare costantemente, sulla base delle informazioni fornite dai rappresentanti, se i medici che ricevevano i "regali" poi ordinavano davvero i farmaci Glaxo. La logica aziendale, discussa anche nelle convention, era che se si "investivano" 6 milioni di lire in "regali" ad un medico, questo investimento doveva rendere 66 milioni in prescrizioni di farmaci, 11 volte di più.
Secondo i conteggi della Gdf, molti medici dopo i "regali" facevano salire dell' 1, 2, 3 per cento le quote di farmaci Glaxo prescritti.
Calcolando che mediamente un medico di base ha un budget annuale di prescrizione-farmaci di 350 milioni di lire, si ricava che un punto in più valeva per l'azienda un guadagno di alcune decine di milioni. Alla fine, tutti contenti. Non fosse che molti medici, insaziabili, chiedevano sempre di più. E la Glaxo faceva fatica ad accontentare tutti. "Qui, come si dice - rispondeva un manager a una nuova richiesta di soldi - i panni si stanno accorciando, capisci?".
COMMENTO - The Cancer Magazine
A distanza di anni, la saga della mazzetta continua indisturbata. E' un 'vizietto' ormai consolidato. Carlo Rienzi Presidente del Codacons ne parla in questo audio:
10 gen 2019
📌 Quando andate in farmacia ricordatevi questo nome: GSK.
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FONTE: La Repubblica 13 febbraio 2003
Cento milioni di euro l'anno per comprare 3000 medici
Viaggi, regali, mazzette a chi prescriveva i farmaci Glaxo
L'azienda aveva una ricca voce in bilancio per "promozioni mediche"
di Roberto Bianchin
Il venditore di medicine
📌 ECCO LISTA MEDICI ITALIANI E FONDAZIONI, UNIVERSITÀ FINANZIATI DALLA GLAXO-SMITH-KLINE.
Il Codacons ha deciso di pubblicare la lista dei medici italiani e delle fondazioni/università/istituti finanziati dalla casa farmaceutica Glaxo-Smith-Kline, così come diffuso dalla EFPIA.
La EFPIA (European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations) è infatti un’associazione delle industrie farmaceutiche, con una rappresentanza diretta di 33 associazioni nazionali e 40 case farmaceutiche leader, caratterizzata da forte accento sulla trasparenza che richiede ai propri affiliati. È proprio per rispondere a questa richiesta che la Glaxo-Smith-Kline ha reso pubblici, fra le altre cose, anche gli elenchi dei medici italiani che nel 2015/2016/2017 hanno ricevuto finanziamenti (a titolo di servizi, consulenze, eventi vari).
Nonostante manchino riferimenti nel dettaglio rispetto a questi finanziamenti, e per lo più ci si limiti a riferimenti generici, il totale elargito dalla GSK appare in crescita: più di 11 milioni di euro nel 2015, più di 13 milioni di euro nel 2016, quasi 15 milioni di euro nel 2017. In allegato potete visionare i report citati (EFPIA Report 2015-2016-2017) e consultare la lista dei medici ed Enti che hanno beneficiato dei finanziamenti.
Ora, la domanda è lecita: a cosa servono questi soldi?
Tra Università, Fondazioni e Aziende Ospedaliere stupisce, in particolare, leggere il nome dell’Istituto Superiore di Sanità (125.660,00 euro nel 2016, 93.940,00 euro nel 2017 per “servizi e consulenze”): appare quanto meno inopportuno, infatti, che l’organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale rientri nella lista, e sarebbe davvero il caso di spiegare le ragioni di questi trasferimenti – diffondendone i dettagli – così da accrescere la trasparenza e la conoscenza sul punto. Il che, è ovvio, non potrebbe che contribuire alla credibilità complessiva del Sistema Sanitario Nazionale.
Inoltre il Codacons ha inoltrato questo elenco all’Anac, l'Autorità Nazionale Anticorruzione a seguito dell’esposto già presentato per conflitto di interessi nei confronti del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Gualtiero Ricciardi che ha lasciato la presidenza dell’ISS a fine dicembre 2018. [1]
📌 COME CONSULTARE LA LISTA DEI MEDICI
Di seguito i report citati:
🔹 EFPIA REPORT
Anno di rendicontazione: 2015
Valuta di rendicontazione: EUR
GSK_IT_2015_EFPIA_HCPO_Disclosure_Report
http://efpiadisclosurecode.gsk.com/GSK_IT_2015_EFPIA_HCPO_Disclosure_Report.pdf
https://codacons.it/wp-content/uploads/2018/08/GSK_IT_2015_EFPIA_HCPO_Disclosure_Report.pdf
https://codacons.it/wp-content/uploads/2018/08/GSK_IT_2015_EFPIA_HCPO_Disclosure_Report.pdf
🔹 EFPIA REPORT
Anno di rendicontazione: 2016
Valuta di rendicontazione: EUR
GSK_IT_2016_EFPIA_HCPO_Disclosure_Report
http://efpiadisclosurecode.gsk.com/GSK_IT_2016_EFPIA_HCPO_Disclosure_Report.pdf
http://efpiadisclosurecode.gsk.com/GSK_IT_2016_EFPIA_HCPO_Disclosure_Report.pdf
🔹 EFPIA REPORT
Anno di rendicontazione: 2017
Valuta di rendicontazione: EUR
GSK_IT_2017_EFPIA_HCPO_Disclosure_Report
🔹EFPIA REPORT
Anno di rendicontazione: 2018
Valuta di rendicontazione: EURAnno di rendicontazione: 2018
GSK_IT_2017_EFPIA_HCPO_Disclosure_Report
http://efpiadisclosurecode.gsk.com/GSK_IT_2018_EFPIA_HCPO_Disclosure_Report.pdf
Chi promuove la ricerca clinica in Italia? L'industria farmaceutica.
Chi promuove la ricerca clinica in Italia? L'industria farmaceutica.
The Cancer Magazine - 17 ottobre 2018
NOTE:
[1] Si dimette il Presidente Walter Ricciardi: “Lascio l’ISS, mai avuto conflitti di interesse”.
The Cancer Magazine 20 dicembre 2018
https://www.corvelva.it/approfondimenti/sistema-sanita/case-farmaceutiche/efpia-italia-tutti-i-trasferimenti-di-valore-delle-big-pharma.html
Tratto da The Cancer Magazine aggiornamenti Vivereinmodonaturale.com