Nella foto il Roberto Burioni affiancato ad Adolf Hitler e a Josif Stalin, le somiglianze devo dire che ci sono tutte! |
Il bello è che costui individuo per amore della vendita del suo libricino a favore delle case farmaceutiche non ci sta, e si lamenta anche nella sua pagina Facebook per la cattiva recensione del suo libro,di quell'uomo che si è visto bannato, sbattuto fuori dalla sua paginetta di sistema senza un valido motivo.
La recensione che non è piaciuta al Roberto Burioni comunque stilata in modo molto descrittivo ed esaustivo. |
Ogni cagata poi che egli scrive deve essere sempre e comunque ripresa dai suoi comparetti e amichetti dei giornalini di regime, complici come il giornalino www.huffingtonpost.it/.
Si sa, questo tipo di personcine tengono molto alla loro faccina, giocano e sanno di giocare sporco, ma tengono sempre alla loro reputazione, reputazione che deve risultare sempre linda pura e impeccabile agli occhi della società.
Una giusta risposta da dare al Burioni in questo caso sarebbe questa del buon Sir Charlie Chaplin:
“Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro.”