Roberto Burioni, racconta balle mortali
Il ruffiano in camice che non ha mai assistito a guarigioni, racconta cosa lo spinge a prostituirsi, a difendere i vaccini-veleni senza diluizioni, nell'interesse dei suoi compari marpioni.
"Lo faccio per mia figlia, in cambio di qualche frottola raccontata in televisione ora sono già in grado di comprarle un'appartamento in un quartiere tranquillo, altrimenti se restavamo in corso Buenos Aires, a Milano, mi finiva sul marciapiede pure lei, basta uno che si prostituisce, in famiglia".
Il ruffiano in camice che non ha mai assistito a guarigioni, racconta cosa lo spinge a prostituirsi, a difendere i vaccini-veleni senza diluizioni, nell'interesse dei suoi compari marpioni.
"Lo faccio per mia figlia, in cambio di qualche frottola raccontata in televisione ora sono già in grado di comprarle un'appartamento in un quartiere tranquillo, altrimenti se restavamo in corso Buenos Aires, a Milano, mi finiva sul marciapiede pure lei, basta uno che si prostituisce, in famiglia".
Poi ribalta il discorso su chi lo accusa si opportunismo: "Io sono Roberto Burioni, ruffiano puro e senza discussioni, cosa c'entra l'opportunismo?
I fabbricatori di veleni, che chiamate big pharma, sono tutti amiconi del dottor Burioni!"
La carriera? "Perdere i concorsi, perché oltre che ignorante sono pure somaro, si è rivelato una fortuna, la televisione è sempre ghiotta di ruffiani analfabeti da coprire di milioni per sparare le cazzate come quelle di Burioni.