Il governo Conte ha inserito ufficialmente l’Italia nel gruppo dei 15 Paesi che, a livello mondiale, aderiscono da subito al progetto COVI-PASS, cioè il “passaporto sanitario digitale” in cui vengono inseriti i dati di ognuno concernenti il Covid-19.
E tutto ciò in ossequio ai protocolli elaborati dalla “Bill & Melinda Gates Foundation”, a cui l’esecutivo giallo-fucsia ha già destinato centinaia di milioni euro. In questo modo gli utenti “certificati” dalle autorità come “non infetti” potranno muoversi liberamente anche all’estero e non saranno soggetti a tutte le limitazioni personali rispetto a chi non potrà disporre di tale passaporto sanitario.
Ecco perché il circo mediatico insiste ossessivamente per la vaccinazione di massa, che di fatto vogliono far diventare obbligatoria per tutti.
Più si protrae il regime di terrore sanitario e rimane viva la paura e più vi è la probabilità che la gente si sottoponga docilmente a ogni tipo di diktat governativo.
Ma, come recita l’antico detto popolare, il diavolo fa le pentole ma gli capita anche di non fare i coperchi. Vedremo…