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02 agosto 2016

IL GLUTAMMATO MONOSODICO E 330 E' L PIU' PERICOLOSO DI TUTTI! 10 MOTIVI E MODI PER EVITARLO!

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Scritto da Marta Albè
Il glutammato monosodico è un additivo alimentare utilizzato a livello industriale per insaporire i cibi confezionati e per la preparazione dei dadi da brodo, vegetali o di carne. E' sufficiente controllare gli elenchi degli ingredienti presenti sulle varie confezioni per rendersi conto della sua onnipresenza. Il glutammato monosodico fa male alla salute?

Le posizioni al riguardo sono molto diverse. Il suo consumo è stato correlato alla comparsa di obesità, intolleranze, allergie, sensibilizzazioni, sintomi momentanei e patologie degenerative molto gravi. Come nel caso di molti altri ingredienti alimentari, è possibile reperire in proposito studi, ricerche e pareri del tutto favorevoli o completamente contrari al suo consumo e impiego.
L'European Food Information Council (Eufic), che lo considera del tutto innocuo, descrive il glutammato monosodico come il sale sodico dell'acido glutammico e come un amminoacido naturale presente in quasi tutti gli alimenti, con particolare riferimento a quelli molto proteici, come la carne, il pesce e i prodotti caseari, oltre che ad alcune verdure. Il glutammato monosodico utilizzato dall'industria alimentare non è però per nulla naturale. Mentre inizialmente veniva estratto da alcuni cibi, come le alghe, ora viene ottenuto completamente grazie alla sintesi chimica. Eufic afferma inoltre che il glutammato monosodico è una sostanza che può essere utilizzata per esaltare il gusto degli alimenti senza rischi per la salute. Non vengono indicati limiti di assunzione o quantità raccomandate. Ciò farebbe pensare ad un ingrediente del tutto innocuo. Ne siamo davvero sicuri?
Per approfondire l'argomento consigliamo la visione del servizio di Report che porta il titolo di Il glutammato fa male?, inserito nella puntata del 4 aprile 2001. L'argomento a distanza di anni è ancora molto dibattuto e i pareri contrastanti.
Nel dubbio, preferiamo evitarlo. Come? Ecco qualche consiglio

Glutammato: come evitarlo?

1) Leggere le etichette

Come evitare il glutammato monosodico? E' necessario fare molta attenzione al momento della spesa. Bisogna controllare molto bene tutti gli ingredienti presenti in etichetta, non soltanto nel caso del dado, ma anche per quanto riguarda prodotti confezionati che possano essere stati preparati con brodo e sughi, o insaporiti con additivi artificiali. Sulle etichette alimentari andrete alla ricerca della dicitura "glutammato monosodico" o della sigla E621.

2) Dado fatto in casa

Il dado è l'ingrediente culinario che più comunemente contiene glutammato monosodico. I dadi che troviamo in vendita al supermercato, siano essi in panetto o in polvere, vegetali o di carne, possono contenerlo. L'alternativa più semplice al dado commerciale, se si vuole avere a disposizione un insaporitore davvero naturale, è la sua preparazione casalinga. Autoprodurre il dado non è complicato e lo si può preparare in diverse versioni, da conservare in frigorifero, in freezer o in barattolo.

3) Autoproduzione

Il glutammato monosodico non è presente soltanto nel dado. Può essere contenuto infatti anche in numerosi alimenti confezionati, insaporiti in modo artificiale, con particolare riferimento alle confezioni dei sughi e dei condimenti pronti, ai prodotti da forno confezionati e surgelati e ai piatti pronti già conditi e insaporiti, che necessitano soltanto di essere riscaldati in padella o nel microonde. Il glutammato monosodico è tipico dei cibi industriali ma può benissimo non rientrare nei piatti a base di ingredienti naturali preparati in casa. Meglio imparare a realizzare da sé salse sughi e condimenti.

4) Alternative al sale

Alcune posizioni, più o meno condivisibili, ricordano che il glutammato monosodico contiene meno sodio rispetto al comune sale da cucina, e che dunque un suo impiego come condimento potrebbe contribuire a limitare l'apporto di sodio all'organismo attraverso l'alimentazione. Lo sostiene, ad esempio, l'European Food Information Council, che difende il glutammato monosodico a spada tratta, affermando che:
"Il glutammato monosodico contiene circa un terzo del sodio contenuto nel sale da tavola e viene utilizzato in quantità minori. Se combinato ad una piccola quantità di sale da tavola, tale sostanza può contribuire a ridurre il quantitativo di sodio contenuto in una pietanza del 20 fino al 40%, mantenendone invariato il gusto".
L'argomentazione, però, non ci convince del tutto. Esistono altri modi per insaporire le pietanze, al di là del glutammato monosodico e del comune sale da cucina: erbe, spezie, pepe, peperoncino, curry, semi aromatici (come i semi di coriandolo e di finocchio), olio aromatizzato, gomasio (un condimento a base di sesamo e sale marino integrale).

Perché è meglio evitarlo?

5) Ingrediente artificiale

Il glutammato monosodico è un additivo artificiale. La sua produzione avviene ormai in modo del tutto industriale. Nel glutammato monosodico utilizzato dall'industria alimentare non vi è nulla di naturale. Riguardo a questo ingrediente, gli studi scientifici sono contrastanti, così come i pareri degli esperti. Chi segue un'alimentazione naturale, non basata soprattutto su alimenti confezionati, lo eviterà senza problemi, quasi senza rendersene conto. Ciò ci permette di comprendere come il suo ruolo non sia per nulla fondamentale nella nostra alimentazione.

6) Inutile e ingannevole

Inutile e ingannevole, ecco come Altroconsumo, associazione che si batte in difesa dei consumatori, ha definito il glutammato monosodico, dopo averlo classificato come additivo sospetto. Pensiamoci bene. Questo additivo artificiale viene utilizzato dall'industria per aromatizzare alimenti che ormai hanno perso il loro sapore originario. Davvero un brodo di verdure o un sugo di pomodoro hanno bisogno di un esaltatore di sapore? Probabilmente, non sarebbe così se fossero preparati con ortaggi freschi e di stagione. L'impiego del glutammato monosodico è la conseguenza dell'impoverimento della qualità e delle caratteristiche organolettiche degli ingredienti utilizzati dalla grande industria per produrre i cibi confezionati. Molte persone, purtroppo, non sono più abituate ai sapori naturali. Il glutammato monosodico non fa altro che nasconderli, ingannando le papille gustative. Si rischia di andare alla ricerca di cibi sempre più saporiti e di giungere al punto di arricchirli con sale o dado in eccesso anche nelle preparazioni casalinghe. Dimentichiamo il glutammato monosodico e rieduchiamoci al gusto.

7) Intolleranze e allergie

Nel corso degli ultimi anni assistiamo ad un aumento dei casi di intolleranze e di allergie, in concomitanza con la diffusione di un'alimentazione sempre meno naturale e di stili di vita ben poco salutari. La dietista Marina Saviozzi ha spiegato a Report come comprendere se si è particolarmente sensibili al glutammato monosodico. Dopo un pasto ricco di questo additivo, possono insorgere alcuni sintomi ben riconoscibili, come tachicardia, nausea, emicrania, dolore alla testa, sensazione di rigidità nella parte alta del corpo. A parere dell'esperta, è anche possibile che una persona non sensibile al glutammato possa diventarlo, data la sua onnipresenza negli alimenti confezionati.

8) Sindrome da ristorante cinese

Era stata definita così una particolare sindrome che coglierebbe alcuni soggetti particolarmente sensibili dopo aver pranzato o cenato in un ristorante cinese. I sintomi avvertiti erano stati posti in correlazione con il contenuto di glutammato monosodico dei piatti presenti in questi ristoranti. Le ricerche condotte in proposito hanno in seguito smentito il ruolo del glutammato monosodico nella comparsa dei disturbi, ma i dubbi sono rimasti e la reale causa della sindrome non sarebbe stata ancora identificata. I sintomi comprendono mal di testa e arrossamenti, fino a delle vere e proprie crisi asmatiche, che potrebbero essere altrimenti legate a casi di allergia.

9) Malattie degenerative

L'assenza di dati certi per quanto riguarda il legame tra glutammato monosodico e comparsa di malattie degenerative desta non pochi sospetti. La correlazione del suo consumo con il sopraggiungere di malattie come l'Alzheimer e il Parkinson sarebbe stata esclusa. Il legame tra consumo di glutammato monosodico e malattie è stato ipotizzato anche per quanto riguarda il diabete, l'autismo, la depressione, i disturbi del comportamento e dell'apprendimento. Nel dubbio, preferiamo evitarlo il più possibile, dato che il suo impiego come insaporitore non è per nulla indispensabile.

10) Obesità

Il Dottor Francesco Perugini Billi ricorda in un suo articolo la correlazione tra glutammato monosodico e obesità, di cui probabilmente non si parla abbastanza. Il glutammato monosodico verrebbe utilizzato nellasperimentazione animale, per rendere le cavie da sottoporre agli studi scientifici obese in tempi rapidi. A parere dell'esperto, gli esseri umani, e soprattutto i bambini, sono almeno 4 volte più sensibili a questa sostanza rispetto agli animali. Lo definisce come una vera e propria tossina, a cui i vari soggetti possono essere più o meno sensibili. Il glutammato sarebbe da considerare tra i responsabili dell'epidemia di obesità. Per approfondire, rimandiamo alla lettura dell'articolo: Il glutammato ti fa diventare grasso. Fonte http://www.greenme.it/  Nota di Medic Bunker: La VeritàLa stragrande maggioranza degli additivi utilizzati nella preparazione dei cibi nell'industria alimentare non costituisce un grave pericolo per la salute umana, ma tendono ad acidificare il sangue, e quindi consigliabile usare dei prodotti freschi. Ancora più grave sono i nitrati e i nitriti, utilizzati soprattutto nella conservazione di carni e insaccati; possono essere convertiti dal metabolismo in nitrosammine, composti cancerogeni il cui eccessivo consumo può aumentare il rischio di tumori gastrici e all'esofago. È consigliabile quindi evitare alimenti che contengono nitriti e nitrati, preferendo carni e salumi privi di conservanti o riducendone il consumo a favore di una dieta ricca di frutta e verdura che contengono antiossidanti e vitamine, inibitori della formazione delle nitrosammine. 

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24 marzo 2016

I rischi per chi mangia carne

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“Io non mangerò mai più carne finché il mondo esiste”. I Cor. 8:13.
“L'estrema avversione che alcuni adulti e molti bambini mostrano nei confronti della carne di ogni tipo, è attribuita da Fitch ad una tendenza atavica, cioè alla sopravvivenza dell'istinto primitivo dei nostri antenati preistorici che non mangiavano carne” - (J. H. Kellog, M.D., editore Buona Saluto).
“È stata notata l'enorme quantità di morti in America dovuta al morbo di Bright. Non ho più dubbi che la dieta ricca di carne rovini i reni, specialmente considerando gli esperimenti dei dr. Newburgh, i quali provano che possiamo, con certezza matematica, produrre il morbo di Bright anche nei topi, mettendoli a dieta con molta carne” - (M. Hindhede, M.D., Commissario della Sanità in Danimarca),
La carne è stata a lungo sospettata di essere un cibo povero. Un'ampia esperienza sta provando che il sospetto è fondato. L'avvertimento di solito era: mangia meno carne. Ora è: non mangiare la carne. Gli uomini un tempo credevano che la carne fosse necessaria per produrre sangue. Ora è noto che la frutta fresca, le bacche e le verdure forniscono il corpo di materiale migliore di quello che danno le migliori bistecche.
Il brodo di manzo è stato a lungo considerato un valido tonico e stimolante, quasi indispensabile per i malati deboli. Ora è noto che è vero il contrario. Secondo un eminente medico francese, il brodo di manzo è una «vera soluzione di veleni». Il dottor Austin Flint, dei Bellevue Hospital College, uno dei più importanti medici d'America, fece un'analisi chimica dei brodo di manzo, e scoprì che il risultato era praticamente lo stesso di un'analisi dell'urina.
È inevitabile che sia così, perché il brodo di manzo, il brodo di carne, il brodo di pollo, il bollito e gli estratti di carne di tutti i tipi sono dei veri e propri tessuti disintegrati, preparati artificialmente, proprio come l'urina, che è composta da tessuti disintegrati, prodotti dal metabolismo dei corpo. Il brodo di manzo, perciò, è un veleno che intossica. Non ha proprietà nutritive; il suo uso non è mai indicato; né ha la capacità di aiutare i malati deboli o i convalescenti.
Bouchard scoprì che aggiungendo la carne nel regime dietetico, la tossicità dell'urina aumentava del 50%, e se la dieta consisteva interamente di carne, la tossicità aumentava dei 400%. Sterling scoprì che mangiare carne aumentava il contenuto di acido urico dell’urina da tre a dieci volte. Alla luce di questo, è da ricordare che l'acido urico, in combinazione con altre tossine, è considerato da molti ricercatori il più attivo di tutte le sostanze che producono le malattie.
Un tempo si supponeva che la carne fosse particolarmente salutare nella cura della tisi. Qualche anno fa un tedesco entusiasta fondò un'istituzione col proposito di nutrire i tisici esclusivamente con la carne, usando principalmente carne cruda. L'iniziativa fallì in sei mesi.
La carne si decompone nel tratto digestivo; il veleno risultante viene assorbito e il sangue contaminato, con risultati disastrosi. Questa è la principale causa che predispone al cancro, alla tisi e ad altri tipi di anormalità.
Gli esami post mortem, fatti in centinaia di casi al Phipps Institute di Philadelphia, hanno dimostrato che l'86% di tutti i malati di tisi avevano anche i reni malati, e in uno stadio abbastanza avanzato. L'indebolimento dei reni è, infatti, fra la cause più comuni di morte nella tubercolosi polmonare. Ed è sempre la carne ad essere in genere responsabile dei morbo di Bright e di altre disfunzioni renali.
“Nella dieta di frutta, noci e verdure, i malati di cancro hanno nelle loro mani i mezzi per liberarsi largamente, se non interamente, dalla paura che accompagna questa terribile malattia. lo l'ho verificato molte volte nella mia esperienza, e nella cura di questa malattia mi si è aperta una porta ancora più ampia da quando ho conosciuto il valore di una dieta simile”. (George Biack, M.D.).
“Il cibo animale, l'abuso del quale si fa ogni giorno più grande, non è un cibo in nessun senso, ma un veleno continuo”. (Prof. Dr. Huchard).
“Se non fosse per la carne, noi dottori avremmo poco da fare”. - (Dr. Allison, esperto in alimentazione).
Per più di un centinaio di anni, i medici ostinatamente sostennero che una dieta composta principalmente di carne, era essenziale per la cura vittoriosa dei diabete. Di questa assurda teoria Trall osserva: “Io non posso qui fare a meno di alludere ad un perfezionato regime dietetico che è stato recentemente proposto dall'Accademia francese di Medicina, e discusso nel giornali di medicina di questo paese, per la cura della malattia chiamata diabete. Questo miglioramento consiste nel nutrire il paziente con la carne di animali carnivori - gatti, cani, volpi, ecc.. E allo stesso scopo di vincere il pregiudizio che la mente o il palato dei paziente potrebbero avere contro l'alimentazione al sangue, si propone poi di condirla abbondantemente con brandy e spezie. Tali scoperte nella scienza medica hanno il potere di portarci indietro nel Medio Evo, piuttosto che condurci a dei risultati utili nel futuro". - (Il corretto cibo dell'uomo).
Ancora abbastanza recentemente era usuale per i medici nutrire i diabetici quasi esclusivamente con la carne. Questa è una ragione per cui questi malati non guariscono mai. I dottori “senza farmaci” hanno provato che, una dieta di carne peggiora la malattia, aumenta la presenza di zucchero nell'urina e, comunque, peggiora lo stato del paziente.
Una dieta di carne magra è stata a lungo considerata benefica nel casi di obesità. Ora è noto che in simili casi di anormalità c'è una tendenza a sviluppare il diabete, e questo aumenta mangiando la carne. Commentando i pericoli nel mangiare la carne magra, Hindhede disse: “Noi abbiamo provato anche a vivere di sola carne. Ma dopo esserci nutriti di carne magra, cotta o arrostita, tre volte al giorno, In soli tre giorni stavamo così male che nessuno di noi volle continuare. Quale fu la causa? Dunque, quando gli intestini sono pieni di carne magra, il risultato è la putrefazione, che si manifesta in diarrea e feci maleodoranti. Attraverso questo processo sono probabilmente prodotte delle tossine, che una volta assorbite, causano un avvelenamento. Una dieta di sola carne magra è velenose per l'uomo, non ci sono dubbi su questo”.
Hindhede ha condannato anche le uova e il latte con queste parole: “ClÒ CHE È STATO DETTO SULLA CARNE ÈVALIDO PER LE UOVA E IN PARTE PER IL LATTE”.
Il beri-beri, lo scorbuto, il rachitismo e la pellagra sono malattie da deficienza, e spesso risultano dal mangiare troppa carne. Tutti i tipi di carne mancano di molti elementi che il corpo deve avere per costruire dei tessuti sani. La carne è molto carente di vitamine e di sali di calce. D'altra parte, la frutta fresca le bacche e le verdure sono ricche sia di vitamine che di sali, e mangiandole si assumono tutte le vitamine e i sali di cui il corpo ha bisogno. Qualche anno fa uno specialista dello stomaco fece trasalire il mondo della medicina affermando che “l'ulcera dello stomaco è una malattia di chi mangia la carne”. Il cancro dello stomaco e degli intestini ha origine dalla stessa causa - quando non è prodotto dalla vaccinazione o dalla inoculazione.
“Il 75% delle malattie più terribili di cui soffriamo, sono in pratica avvelenamenti causati da cibi non naturali. La natura dice, in un modo che non può essere frainteso, che l'uomo è un animale frugivoro e non carnivoro”. - (Alexander Haig M.A.,F.R.C.P.).
Quei mangiatori di carne, che sono troppo deboli per abbandonarne l'abitudine, e quelli i cui dividendi dipendono dall'industria che inscatola la carne, sono sempre pronti a fare una grande pubblicità ad ogni informazione che sembra aiutare la loro causa. Molte persone credono che per avere forza e vigore è necessario mangiare carne rossa. Sembrano dimenticare che i buoi e gli elefanti prendono la loro grande forza e il sangue dall'erba e dalle foglie, ricche di vitamine, di calcio, di ferro e di altri sali minerali. I deboli, i magri e gli anemici, invece di nutrirsi di fegato di vitello e di olio di fegato di merluzzo, dovrebbero trovare i cibi vitali nel regno vegetale, per la mancanza dei quali il loro sangue sta morendo di fame e il loro corpo si sta ammalando.
Le informazioni relative al rischi nel mangiare la carne, dovrebbero essere sufficienti a ridurre di molto il consumo della carne. Ma se i rischi si limitassero solo a quanto scritto sopra, l'argomento sarebbe di così poca importanza da ricevere poca attenzione da parte nostra.
È stato recentemente dimostrato da Moore, nei laboratori di Fisiologia di Harvard, che una dieta di carne causa un'accelerazione dei battito cardiaco sorprendente per velocità e durata. Dopo un pasto di carne, l'aumento dei battiti cardiaci va regolarmente dal 25 al 50% sopra il livello rispetto al digiuno, e persiste, in soggetti sperimentali, da 15 a 20 ore, raggiungendo un totale di molte migliaia di battiti in più. Moore mostrò che un pasto di proteine causa un sovraccarico di lavoro per il cuore, che è paragonabile, in estensione, all'attività totale del cuore di due o tre ore; ciò ha portato Moore ad affermare che una dieta con molte proteine è incompatibile coi riposo cardiaco.
La carne, scendendo nello stomaco e nelle budella dell'uomo, è come se giacesse sotto il sole estivo al margine della strada, e ciò di certo causa danni maggiori di quanto sia mai stato detto o scoperto. Uno dei prodotti della carne decomposta è l'urina, e non ha importanza se la carne si è decomposta nello stomaco, nella pentola o dal macellaio. I prodotti secondari della carne decomposta passano nel sangue dei consumatori di carne, e devono essere filtrati ed eliminati dai reni come uno scarto velenoso, che serve solo ad indebolire il corpo e a logorare i reni, portando al morbo di Bright e ad altre malattie renali.
La carne, scendendo nel tratto digestivo che è di una bellezza teatrale, dipinto con tutti i colori di una bambola di cera, forma uno dei veleni più mortali che i chimici abbiano mai conosciuto, e dà al respiro un odore nauseante che si tenta di correggere masticando caramelle e gomme profumato. Il dentista dica che il cattivo odore proviene dal denti malati, mostrando quanto abbia ancora da imparare.
Quando il sangue diventa così contaminato da questi veleni, la pelle viene in suo soccorso e, in un processo di emergenza, crea un'eruzione; i dottori possono definirla morbillo, varicella, eczema, e così via, e cercano di “curare la malattia” con altri veleni sottoforma di farmaci e sieri.
Non c'è da stupirsi se il grande Metchnikoff, dopo una vita di studi sull'argomento, abbia dichiarato che la putrefazione alimentare sia responsabile della morte prematura, che è causa di tutte le malattie, perché questi pericolosi veleni passano dal canale alimentare nella linfa e nel sangue, e da questi sono condotti in tutto le parti dei corpo - il fegato, i polmoni, i reni, il cuore e il cervello.
L'origine di tutte le malattie giace nella putrefazione alimentare, disse Metchnikoff. Qual è il rimedio sicuro? La rimozione della causa, non l'uso di farmaci, sieri e bisturi. Molti studi sperimentali hanno indicato che mangiare carne causa la nefrite cronica. Il professor Newburg, dell'università dei Michigan, ha dichiarato che una piccola porzione di proteine della carne, come il 20%, porta ad un logoramento dei reni.
Le esigenze dell'ultima guerra sono servito a dimostrare il valore di una dieta poco proteica. Maiali e bestiame furono uccisi in Europa con lo scopo di conservare le provviste di cibo, e le popolazioni si nutrirono per un certo periodo soprattutto di frutta e verdura. Il risultato fu una riduzione di un terzo della mortalità, oltre a una grande riduzione delle malattie. Alcune malattie come il diabete, l'obesità, la gotta, i disturbi digestivi, i problemi dei fegato e dei reni e altre malattie dei l'alimentazione sparirono quasi completamente.
La gente rovina la propria salute mangiando carne, poi paga i dottori per farsi curare i sintomi che provengono da questo abuso. Molti medici ignorano la causa che si nasconde dietro i sintomi di alcune malattie, perché anche loro mangiano liberamente la carne come molti dei loro pazienti, e soffrono e muoiono prematuramente per la stessa “malattia”.
Autore: Dottor George Clements – “Scienza & Salute”, giugno 1989 / Fonte: disinformazione.it da www.ecplanet.com Qualche foto aggiunta da Medic Bunker La Verità.

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