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13 febbraio 2017

Latte e soda caustica, la ricetta choc della mozzarella. Ecco i nomi dei caseifici

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Latte e soda caustica, la ricetta choc della mozzarella. Ecco i nomi dei caseifici
Napoli e Caserta. Un sistema collaudato per l’adulterazione del latte di bufala che veniva tagliato con la soda caustica. Una scoperta shock della guardia di finanza che ha sequestrato tre caseifici che commercializzavano mozzarella di bufala con marchio “D.O.P.” contraffatto.
L’intento era quello di mascherare il processo di invecchiamento ed acidificazione, aggiungendo alla materia prima dell’idrossido di sodio  prodotto potenzialmente dannoso per la salute pubblica. In qualche occasione avevano anche acquistato ed immesso nel processo di produzione dei latticini, anche latte proveniente da allevamenti non indenni da TBC (tubercolosi) senza l’avvenuta adozione delle cautele imposte dal protocollo sanitario normativamente previsto. Insomma un caso di gravita inaudita.
Gli amministratori di fatto della CASEARIA SORRENTINO di S.Maria La Carità  adulteravano  il latte che compravano  con soda caustica per poi rivenderlo, al caseificio BELLOPEDE & COLINO di Marcianise e al CASEIFICIO SAN MAURIZIO srl di Frattaminore, che, pur consapevoli dell’adulterazione, utilizzavano il latte negli ordinari processi produttivi.
Ma non è finita. E’ stato accertato che gli allevatori di latte vaccino e bufalino di San Polito Sannitico CRISPINO Marcellino, CRISPINO Cannine, CRISPINO Cecilia e ALTIERI Anna, titolari di altrettante ditte individuali, vendevano latte crudo proveniente dai loro allevamenti risultati non indenni da tubercolosi bovina. 
Elenco dei destinatati della misura cautelare degli arresti domiciliari:
  • BELLOPEDE Salvatore, nato a Marcianise (CE), il 07.10.1965 nella sua qualità di socio e consigliere di amministrazione dell’azienda casearia BELLOPEDE & COLINO S.r.l.;
  • BELLOPEDE Luca, nato a Marcianise (CE), il 11.02.1956, nella sua qualità di amministratore dell’azienda casearia BELLOPEDE & COLINO S.r.l.;
  • CROCE Vincenzo, nato a Lettere (NA), il 13.03.1955, nella sua qualità di amministratore di fatto della CASEARIA SORRENTINO S.r.l.;
  • CROCE Antonio, nato a Lettere (NA), il 26.03.1968, nella sua qualità di amministratore di fatto della CASEARIA SORRENTINO S.r.l.;
  • FALCONIERO Gennaro, nato a Frattamaggiore (NA), il 07.09.1970, nella sua qualità di amministratore del CASEIFICIO SAN MAURIZIO S.r.l.;
Elenco dei destinatari della misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale per 6 mesi:
  • CRISPINO Marcellino, nato a Piedimonte Matese (CE), il 13.12.1972, nella sua qualità di titolare dell’omonima ditta individuale (P . IV A 02299880613) esercente attività di allevamento bovino e bufalino e produzione di latte crudo;
  • CRISPINO Carmine, nato a Piedimonte Matese (CE), il 22.02.1970, nella sua qualità di titolare dell’omonima ditta individuale (P. IVA 02089230615) esercente attività di allevamento bovino e bufalino e produzione di latte crudo;
  • ALTIERI Anna, nata a Piedimonte Matese (CE), il 25.07.1946, nella sua qualità di titolare dell’omonima ditta individuale (P. IVA 01229720618) esercente attività di allevamento bovino e bufalino e produzione di latte crudo;
  • CRISPINO Cecilia, nata a Piedimonte Matese (CE), il 18.12.1980, nella sua qualità di amministratrice di fatto degli allevamenti di bovini e bufalini della famiglia CRISPINO;
  • CIERVO Antony Jean, nato in Belgio il 29.11.1972, procacciatore d’affari nel settore lattiere caseario.
Elenco dei soggetti giuridici le cui quote sociali ed il cui patrimonio è stato sottoposto a sequestro preventivo:
CASEIFICIO BELLOPEDE & COLINO S.r.l. con sede legale ed amministrativa in Marcianise (CE) alla via S.S. 265 km 27,500 snc, esercente l’attività di produzione dei derivati del latte;
CASEARIA SORRENTINO S.r.l. con sede legale ed amministrativa in Santa Maria La Carità (NA) alla via Madonna delle Grazie n. 20, esercente l’attività di produzione dei derivati del latte;
CASEIFICIO SAN MAURIZIO S.r.l. con sede legale in Frattaminore (NA) alla via Nazionale n. 3 e sede amministrativa in Otta di Atella (CE) alla via Scirea n. 16


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09 febbraio 2017

Nutella: fa davvero male alla salute?

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Criticare la Nutella è molto difficile: oltre ad essere un prodotto “cult”, è supportato da anni ed anni di pubblicità, venduta ad un prezzo modesto, e quindi difesa da moltissimi cittadini.

Basta leggere l’etichetta della Nutella per capire che non abbiamo fra le mani un prodotto eccellente.
La Nutella sostituisce il pregiato (e più costoso) burro di cacao con l’olio di palma, un prodotto di minore qualità e gusto, che viene reso più “piacevole” al palato attraverso un processo di raffinazione.
Inoltre, la Nutella usa la vanillina come aroma, un’alternativa non naturale alla vaniglia.
Immagine correlata Nella Nutella prevalgono olio di palma e zucchero, a scapito di quantità ridottissime di cioccolato magro, nocciole (in teoria, i due ingredienti principali) e latte scremato in polvere.
Secondo alcune ricerche l’olio di palma fa aumentare la concentrazione di grasso nel sangue. Inoltre, peggiora il profilo lipidico favorendo danni cardiovascolari. L’acido palmitico è stato associato anche all’incremento di sostanze infiammatorie nel sangue.
I cattivi effetti dello zucchero sulla salute, invece, sono ben noti: dai problemi al cuore al diabete, è un alimento che dovrebbe essere limitato o escluso dalla dieta.
Con questo articolo non cerchiamo di sminuire un prodotto che ha raggiunto un successo planetario, ma invitiamo a provare le vere creme di nocciola, il cui contenuto sia naturale e composto, appunto, da nocciole vere.

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15 dicembre 2016

ATTENZIONE – Stai mangiando OGM senza saperlo – Ecco la lista nera elaborata da Greenpeace degli alimenti di uso comunissimo che contengono OGM !!

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Greenpeace affonda il colpo sugli OGM e sulle aziende che ne fanno un utilizzo sistematico.
Per organismo geneticamente modificato (OGM) si intende un organismo, diverso da un essere umano, in cui il materiale genetico (DNA) è stato modificato in un modo non naturale.
Un Ogm, ovvero un organismo geneticamente modificato, è un organismo la cui materia genetica è stata alterata mediante tecniche di ingegneria genetica, altrimenti note come tecniche di Dna ricombinante. Con questo metodo si intende la combinazione in vitro di diverse molecole di Dna per creare un nuovo gene, che viene successivamente inserito in un organismo che può essere vivente o meno. Erroneamente si suole indicare tutti gli organismi Ogm come transgenici, in realtà si parla di transgenesi solo quando si inseriscono geni esogeni in un altro organismo, ovvero un ente strutturato riceve dei geni non suoi; mentre si parla di organismi cisgenici quando si ricombinano geni dello stesso organismo. In entrambi i casi si tratta sempre di Ogm.
Per ciò che riguarda il mercato,già nel 2000 Greenpeace Russia affermava: “di trenta prodotti che sono stati scelti per l’analisi il 30% contiene OGM. Diversi sondaggi hanno mostrato che i consumatori russi preferiscono i prodotti alimentari esenti da OGM o loro derivati​​. Nonostante questo, sono state adottate misure in Russia per informare i clienti circa gli OGM nei prodotti. L’atto normativo russo sulla marcatura (approvato con solo il capo ispettore sanitario) ordina di segnalare solo i prodotti che contengono più del 5% di ingredienti geneticamente modificate, mentre nell’Unione europea a norma di legge i prodotti devono essere contrassegnate se hanno più di 0,9% di OGM”
“In molti paesi dell’UE e degli USA listati di aziende che utilizzano i prodotti transgenici sono pubblicati regolarmente. Nel 2000, nella lista nera americana apparve aziende come Hersey di, Mars, Coca-Cola, Pepsi-Co, Nestle, Knorr, Lipton, Parmalat “
Ecco ad oggi, dopo 13 anni, la situazione si è evoluta e Greenpeace.org pubblica un nuovo studio affermando che le indagini non possono uniformare i mercati, ma che segnalano la tendenza della produzione di catene e aziende. Prima della lista alcune raccomandazioni:
1. Leggere le etichette. Il produttore deve indicare che la produzione di componenti OGM che è stata aggiunta (ma, in verità, non tutti lo fanno).
2. Evitare i fast food. Ci sono alimenti OGM più comunemente utilizzati.
3. Evitare il pane imbustato o a lunga conservazione
4. Quasi tutte le salsicce, la carne in scatola e salumi vengono prodotti con l’aggiunta di componenti geneticamente modificati. Di solito i prodotti senza componenti geneticamente modificate non possono essere così a buon mercato.
Possiamo quindi stilare una lista di operatori del mercato alimentare, che sono soliti utilizzare OGM per la realizzazione dei loro prodotti:

Società di produzione Kellog “s
  • Corn Flakes (cereali)
  • Frosted Flakes (cereali)
  • Rice Krispies (cereali)
  • Corn Pops (fiocchi)
  • Schiaffi (fiocchi)
  • Froot Loops (anelli di cereali colorati)
  • Di Apple Jacks (cereali-ring con il gusto di mela)
  • All-Bran Apple Cinnamon / Blueberry (crusca sapore di mela, cannella, mirtillo)
  • Gocce di cioccolato (gocce di cioccolato)
  • Pop Tarts (sfoglia ripiena di tutti i gusti)
  • Nutri-grain (brindisi pieno di tutti i tipi)
  • Crispix (biscotti)
  • Smart Start (fiocchi)
  • All-Bran (Flakes)
  • Just Right Fruit & Nut (fiocchi)
  • Miele Crunch Corn Flakes (cereali)
  • Raisin Bran Crunch (cereali)
  • Cracklin “crusca di avena (fiocchi)
Società Hershey‘s
  • Toblerone (cioccolata, tutti i tipi)
  • Mini Baci (cioccolatini)
  • Kit-Kat (barretta di cioccolato)
  • Baci (cioccolatini)
  • Chips di cottura semi-dolci (biscotti)
  • Chocolate Chips di latte (biscotti)
  • Reese “s Peanut Butter Cups (burro di arachidi)
  • Scuro speciale (cioccolato fondente)
  • Cioccolato al latte (cioccolato al latte)
  • Sciroppo di cioccolato (sciroppo di cioccolato)
  • Dark Chocolate Syrup speciale (sciroppo di cioccolato)
  • Strawberry Syrop (sciroppo di fragola)
Mars
  • M & M “s
  • Snickers
  • Via Lattea
  • Twix
  • Nestle
  • Crunch (fiocchi di riso al cioccolato)
  • Cioccolato al latte Nestle (cioccolato)
  • Nesquik (bevanda al cioccolato)
  • Cadbury (Cadbury / Hershey “s)
  • Fruit & Nut
Heinz
  • Ketchup (regolare e senza sale) (ketchup)
  • Chili Sauce (salsa di peperoncino rosso)
  • Heinz 57 Steak Sauce (con sugo di carne)
Hellman’s
  • Reale Maionese (maionese)
  • Maionese Light (maionese)
  • Maionese Low-Fat (maionese)
Società Coca-Cola
  • Coca-Cola
  • Sprite
  • Cherry Coca
  • Minute Maid Arancione
  • Minute Maid Uva
Società PepsiCo
  • Pepsi
  • Pepsi Cherry
  • Mountain Dew
Società Frito-Lay / PepsiCo (componenti OGM possono essere presenti nel petrolio e altri ingredienti)
  • Potato Chips (tutti)
  • Cheetos (tutti)
Società Cadbury / Schweppes
  • 7-Up
  • Dr. Pepe
Pringles (Procter & Gamble)
  • Pringles (patatine fritte con sapori originali, Magro, Pizza-licious, Sour Cream & Onion, Salt & Vinegar, Cheezeums)
(lista emanata da Greenpeace.org)
Tornando a noi, con l’introduzione di Ogm e avvelenando pasta e pane dal 2004 ad oggi la vita media sana è crollata in Italia di almeno 10 anni (fonte Eurostat ufficiale) proprio, guarda caso, dall’anno in cui entrarono gli OGM negli alimenti.
Tra l’altro, nel 2012 la Corte di Giustizia ha condannato l’Italia per avere vietato la coltivazione di mais Mon810 alla multinazionale statunitense Pioneer Hi Bred che, nel 2008, aveva fatto causa al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per non avere permesso alla sua filiale italiana di coltivare il cereale sviluppato da Monsanto. Secondo la Corte, se la coltivazione di una pianta geneticamente modificata è già stata autorizzata dall’Unione, non c’è sovranità nazionale che tenga, e ogni Stato membro si deve adeguare. Cosa che l’Italia, in effetti, non ha mai fatto, preferendo prendere tempo ed evitando di agire. La vittoria dei produttori di Ogm, dunque, può essere vista come una conseguenza delle lacune normative italiane, e dell’assenza di leggi regionali che regolino la coesistenza di varietà tradizionali e geneticamente modificate. E’ una lotta impari per la potenza di queste multinazionali e per la perversità dei loro prodotti sul mercato, unita alla disinformazione dei mass media. Cerchiamo tutti di dare un piccolo contributo per un nuovo consumo etico e consapevole.
http://curiosity2015.altervista.org/attenzione-stai-mangiando-ogm-senza-saperlo-ecco-la-lista-nera-elaborata-da-greenpeace-degli-alimenti-di-uso-comunissimo-che-contengono-ogm/

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03 agosto 2016

Glutammato monosodico: un “fertilizzante del cancro!”

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Il glutammato monosodico è un esaltatore di sapidità sintetico, cioè un additivo utilizzato nel settore alimentare per migliorare le caratteristiche dei prodotti finiti.
Viene utilizzato in una miriade di prodotti alimentari come le minestre in busta, i dadi, i piatti pronti e via dicendo.
Possiede la subdola proprietà di eccitare le papille gustative e di far aumentare sempre più la voglia di mangiare quel determinato prodotto (vi è mai capitato di avere un desiderio irrefrenabile di finire all’istante un pacchetto di patatine?).
Questo additivo è molto pericoloso: può distruggere il sistema nervoso, è cancerogeno, ha favorito lo svilupparsi dell’obesità e del diabete di tipo2 (moltiplica il tasso di insulina presente nel sangue), può indurre dipendenza.
Eppure l’industria alimentare a partire dagli anni ’50 lo ha utilizzato sempre più, tendendo all’oscuro il consumatore.
Il dottor Blaylock (neuro-chirurgo e nutrizionista americano) ha dichiarato che il glutammato è un “potente stimolante dei tumori”. Egli ha studiato in dettaglio la questione ed è giunto così ad elencare gli effetti collaterali legati alla tossicità di questo additivo. La lista è davvero lunga e la potete leggere in inglese cliccando qui.

Noi ve ne elenchiamo alcuni: aumento di peso, nausee, vomito, disturbi della concentrazione, sonno agitato, emicrania, malattie neurologiche, eruzioni cutanee…
Cosa fare allora per non consumare cibi che contengono glutammato? La soluzione migliore sarebbe autoprodursi tutto in casa ma ciò non è sempre possibile per una miriade di ragioni. Cerchiamo allora di scegliere quei prodotti alimentari privi di questo pericoloso additivo.
Il problema è che il glutammato si nasconde un pò ovunque (brodo, caramelle, prodotti dietetici, proteine di frumento, sciroppo di mais, aromi artificiali, salsa di doia…) e la sua presenza non sempre è espressa con il nome di glutammato. Eccovi le denominazioni che  garantiscono la presenza di questo additivo: acido glutammico, oli o grassi vegetali idrogenati, proteine idrogenate, gelatina, caseinati di sodio o di calcio, lievito aggiunto, estratto di lievito, glutammato monopotassico, certi oli di mais, E621).
Ma anche conoscendo queste denominazioni il glutammato può nascondersi in altri composti: ecco perchè è di cruciale importanza conoscere gli ingredienti che formano il nostro cibo. Cerchiamo di consumare prodotti più naturali possibili e che contengano composti che sappiamo essere sani e non nocivi.
Il dottor Blaylock considera il glutammato monosodico “un fertilizzante del cancro”.
Leggete  cosa ha scritto Report nel lontano 2001 riguardo la tossicità o meno del glutammato cliccando qui.

Fonte: “Guida Tascabile agli Additivi Alimentari”, MacroEdizoni

http://www.eticamente.net/7694/glutammato-monosodico-un-fertilizzante-del-cancro.html?refresh_ce

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02 agosto 2016

Glutammato monosodico: un additivo pericolosissimo e cancerogeno che (più o meno a nostra insaputa) assumiamo quotidianamente !!

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Il glutammato monosodico è un esaltatore di sapidità sintetico, cioè un additivo utilizzato nel settore alimentare per migliorare le caratteristiche dei prodotti finiti.
Viene utilizzato in una miriade di prodotti alimentari come le minestre in busta, dadi per brodo, estratto di lievito, proteine vegetali idrolizzate, sodio e calcio caseinato, salse, cibi surgelati, prodotti da forno, piatti pronti, maionese, snack varie e via dicendo.
Possiede la subdola proprietà di eccitare le papille gustative e di far aumentare sempre più la voglia di mangiare quel determinato prodotto (vi è mai capitato di avere un desiderio irrefrenabile di finire all’istante un pacchetto di patatine?).
Questo additivo è molto pericoloso: può distruggere il sistema nervoso, è cancerogeno, ha favorito lo svilupparsi dell’obesità e del diabete di tipo2 (moltiplica il tasso di insulina presente nel sangue), può indurre dipendenza.
Eppure l’industria alimentare a partire dagli anni ’50 lo ha utilizzato sempre più, tendendo all’oscuro il consumatore.
Il dottor Blaylock (neuro-chirurgo e nutrizionista americano) ha dichiarato che il glutammato è un “potente stimolante dei tumori”. Egli ha studiato in dettaglio la questione ed è giunto così ad elencare gli effetti collaterali legati alla tossicità di questo additivo. La lista è davvero lunga e la potete leggere in inglese cliccando qui.
Noi ve ne elenchiamo alcuni: aumento di peso, nausee, vomito, disturbi della concentrazione, sonno agitato, emicrania, malattie neurologiche, eruzioni cutanee…
Cosa fare allora per non consumare cibi che contengono glutammato? La soluzione migliore sarebbe autoprodursi tutto in casa ma ciò non è sempre possibile per una miriade di ragioni. Cerchiamo allora di scegliere quei prodotti alimentari privi di questo pericoloso additivo.
Il problema è che il glutammato si nasconde un pò ovunque (brodo, caramelle, prodotti dietetici, proteine di frumento, sciroppo di mais, aromi artificiali, salsa di doia…) e la sua presenza non sempre è espressa con il nome di glutammato. Eccovi le denominazioni che  garantiscono la presenza di questo additivo: acido glutammico, oli o grassi vegetali idrogenati, proteine idrogenate, gelatina, caseinati di sodio o di calcio, lievito aggiunto, estratto di lievito, glutammato monopotassico, certi oli di mais, E621).
Ma anche conoscendo queste denominazioni il glutammato può nascondersi in altri composti: ecco perchè è di cruciale importanza conoscere gli ingredienti che formano il nostro cibo. Cerchiamo di consumare prodotti più naturali possibili e che contengano composti che sappiamo essere sani e non nocivi.
Il dottor Blaylock considera il glutammato monosodico “un fertilizzante del cancro”.
Leggete  cosa ha scritto Report nel lontano 2001 riguardo la tossicità o meno del glutammato cliccando qui.
 lista degli additivi che contengono glutammato:
o       E620         acido glutammico
o       E621         glutammato di sodio
o       E622         glutammato monopotassico
o       E623         glutammato di calcio
o       E624         glutammato monoammonico
o       E625         di-glutammato di magnesio
elenco di sostanze completamente composte da glutammato monosodico:
  • Dado vegetale per brodo
  • Proteine vegetali idrolizzate
  • Proteine vegetali
  • Proteine strutturate
  • Farina di avena idrolizzata
  • Sodio caseinato
  • Calcio caseinato
  • Estratto di lievito
Altre sostanze che contengono frequentemente glutammato monosodico:
  • Estratto di malto
  • Aromi naturali
  • Aromi naturali di manzo e di pollo
  • Aromi
  • Brodi
  • Carne
  • Spezie
  • Condimenti

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Sistema immunitario: le 11 cause che lo distruggono!

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L’habitat, gli alimenti, i farmaci assunti e lo stile di vita, possono incidere negativamente sul nostro sistema immunitario. Avere un’idea delle modalità con cui ciò accade può fare una notevole differenza nella prevenzione di molte patologie.
1. Zuccheri
Il saccarosio deprime il sistema immunitario e drena minerali preziosi dall’organismo. Anche in piccole dosi lo zucchero è dannoso per la salute. Assumere 100 grammi (8 cucchiai) di zucchero, equivalenti a circa due lattine di una bibita, può ridurre del 40% l’attività germicida dei nostri globuli bianchi. L’effetto di depressione immunitaria provocato dallo zucchero ha inizio circa 30 minuti dopo l’assunzione e dura fino a cinque ore. Al contrario l’ingestione di carboidrati complessi o amidi non produce alcun effetto sul sistema immunitario. Se si assume zucchero di mattina, pomeriggio e sera, l’organismo resta cronicamente in uno stato di caos che alla lunga diventa nocivo. Inoltre, lo zucchero è un killer di nutrienti, cioè provoca la non assunzione di sostanze nutritive! Alcuni nutrienti sono neutralizzati dallo zucchero nel processo metabolico.
2. Carenza di sonno
Avrete notato che la scarsa quantità di sonno comporti un incremento delle probabilità di contrarre raffreddori o altre infezioni. La carenza di sonno può causare un incremento di produzione dell’ormone dello stress, e maggiore predisposizione alle infiammazioni. Anche se i ricercatori non sono esattamente certi di come il sonno riesca a rinsaldare il sistema immunitario, è appurato che fare almeno sette ore di sonno ogni 24 sia un grande aiuto per la conservazione di una buona salute. La carenza di sonno inoltre influisce negativamente sulla secrezione di melatonina. La melatonina è una potente barriera contro i radicali idrossili e due volte più efficace della vitamina E contro i radicali perossidici.
3. Vaccini
Contrariamente al parere di molti medici, i vaccini indeboliscono il sistema immunitario, piuttosto che fortificarlo(v. correlati). Non di rado contengono sostanze chimiche e metalli pesanti come mercurio e alluminio, cioè agenti immuno-depressivi. Il mercurio provoca cambiamenti nell’attività dei linfociti, diminuendone la vitalità. I vaccini inoltre alterano alcuni equilibri a livello di anticorpi, proprio come accade nelle patologie comprese sotto il nome di AIDS. Il nostro sistema immunitario si sovraccarica per fare fronte a sostanze estranee come i metalli pesanti, mentre i virus sono liberi di riunirsi in una comunità, crescere e moltiplicarsi. È un po’ come cercare di nuotare dopo essere stati incatenati e ammanettati.
4. Farmaci
Man mano che la ricerca progredisce, viene fuori che centinaia di farmaci accrescono la suscettibilità alle infezioni e deprimono le funzioni immunitarie. I ricercatori hanno osservato una riduzione delle citocine (ormoni messaggeri del sistema immunitario) in un numero significativo di consumatori di antibiotici. Molti farmaci ostacolano gli effetti suscitati dalla sinergia tra le cellule immunitarie ed i tessuti e gli organi deputati alla difesa dell’organismo da malattie, infezioni e virus. La maggior parte dei farmaci contengono anche un elevato livello di specifiche tossine che decimano i batteri benevoli intestinali, i quali sono una fonte primaria di protezione dell’organismo umano. Di conseguenza, l’uso a lungo termine di farmaci è associato ad una maggiore frequenza e durata delle infezioni.
5. Alcol
È ormai cosa assodata che il consumo abituale a lungo termine di alcol produca gravi conseguenze nella salute fisica e mentale delle persone. Bere un paio di bicchieri di vino al giorno è generalmente considerato un buon modo per aiutare la salute cardiovascolare e del cervello. Ma un studio della Rutgers University ha indicato che il consumo costante possa ridurre del 40% la produzione di cellule cerebrali in un adulto. L’alcol inoltre nuoce alla capacità del sistema immunitario di combattere infezioni e malattie. Il consumo eccessivo di alcol alla lunga conduce alla deficienza immunitaria in due modi: carenza nutrizionale e riduzione dei globuli bianchi. L’alcol altera la metabolizzazione dei nutrienti a causa dei danni che causa alle cellule nel tratto digestivo, e interferisce con la secrezione di alcuni enzimi necessari alla digestione. L’alcol può anche impedire l’assorbimento di importanti vitamine al livello epatico.
6. Cereali raffinati
I cereali raffinati come la farina bianca, il riso istantaneo, la pasta arricchita e molti tipi di fast food contengono poche sostanze nutritive e poche fibre rispetto alle controparti integrali. Un consumo prolungato eccessivo di cereali raffinati e cibi altamente trasformati contenenti pesticidi, additivi chimici e conservanti può indebolire il sistema immunitario e predisporre ad alcune malattie croniche. Uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition ha appurato che nelle 5 ore successive l’ingestione di 100 grammi di alimenti trasformati la capacità battericida dei globuli bianchi si riduca notevolmente. La nostra dieta moderna fatta di prodotti alimentari trasformati, take away e pasti da microonde potrebbe essere concausa del forte incremento delle malattie autoimmuni come la sclerosi multipla, ma anche dell’alopecia, dell’asma e degli eczemi.
7. Stress cronico
Un lieve livello di stress può giovare all’organismo. Il modo di gestire, reagire e affrontare lo stress è un fattore importante per la salute. Molte persone ignorano che il livello di stress abbia una grande influenza sull’efficienza del nostro sistema immunitario. Lo stress cronico incrementa i livelli di cortisolo, e ciò riduce la produzione di prostaglandine ‘buona’. Lo stress cronico può rendere più soggetti a raffreddori e influenze stagionali, e può concorrere a problemi di salute più gravi, come patologie cardiache, diabete e altre malattie. Praticando attività di riduzione dello stress come lo yoga, la meditazione e le risate, è possibile evitare che l’organismo entri in uno stato di stress cronico.
8. Carenza di vitamina D
Quando la vitamina D (v. correlati) si lega ad alcuni specifici recettori, si innesca una catena di eventi in cui molti agenti patogeni, ad esempio le cellule tumorali, sono neutralizzati. La carenza di vitamina D può quindi indebolire questo sistema, con susseguente incremento delle probabilità che la malattia si sviluppi. È uno dei motivi per cui le persone che vivono nei pressi dell’equatore hanno un’incidenza molto inferiore (o assente) di molte malattie. Benché la vitamina D possa essere assunta mediante alcune limitate fonti alimentari, il miglior modo di sintetizzarla è l’esposizione diretta al sole durante i mesi primaverili ed estivi. 30 minuti di esposizione a torso nudo nei mesi più caldi equivalgono a circa 10.000 unità (UI) di vitamina D.
9. Disidratazione
La disidratazione cronica può influire in molti modi sullo sviluppo di malattie croniche. Alcune evidenze indicano che la disidratazione possa essere correlata alla suscettibilità ad alcune specifiche forme tumorali. È di vitale importanza mantenere un buon livello di idratazione per supportare la eliminazione dei sottoprodotti di qualsiasi malattia e aiutare il sistema immunitario a combattere le infezioni. La disidratazione può influenzare la vostra energia, il vostro sonno e la vostra capacità di espulsione delle tossine dal’organismo.
10. Ansia e paura
Le emozioni negative possono pregiudicare le funzioni dell’organismo. Come nel caso dello stress, se cronicizzate le emozioni negative comportano un drammatico incremento del livello di cortisolo. I rischi della vita moderna agiscono come una morsa sull’immaginazione della gente. I sociologi la chiamano Fenomenologia della Società del Rischio, descrivendola come una cultura sempre più preoccupata da minacce di ogni tipo, sia reali che percepite, ma di certo interiorizzate. La paura crea un senso di urgenza nel corpo e stimola la reazione del sistema simpatico. L’ansia e la paura influenzano l’intero stato di salute del corpo, i livelli ormonali e il modo in cui le nostre cellule immunitarie sono in grado di difenderci.
11. Additivi alimentari industriali e tossine
Additivi e coloranti usati dall’industria alimentare sono tra le principali cause di ADHD, asma, cancro e molte altre malattie, in quanto responsabili della creazione di un ambiente tossico per la nostra salute. Ogni anno i produttori di alimenti integrano 15.000.000 di dollari di coloranti alimentari artificiali nei cibi americani – e tale stima ha preso in considerazione appena otto diverse varietà di cibo, secondo quanto affermato dal Centro per la Scienza dell’Interesse Pubblico (CSPI). Oltre a tumori, malformazioni congenite e reazioni allergiche, le miscele di tossine alimentari industriali possono causare malattie autoimmuni.
Autore: M. Chan / Articolo originale: preventdisease.com / Fonte: anticorpi.info

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IL GLUTAMMATO MONOSODICO E 330 E' L PIU' PERICOLOSO DI TUTTI! 10 MOTIVI E MODI PER EVITARLO!

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Scritto da Marta Albè
Il glutammato monosodico è un additivo alimentare utilizzato a livello industriale per insaporire i cibi confezionati e per la preparazione dei dadi da brodo, vegetali o di carne. E' sufficiente controllare gli elenchi degli ingredienti presenti sulle varie confezioni per rendersi conto della sua onnipresenza. Il glutammato monosodico fa male alla salute?

Le posizioni al riguardo sono molto diverse. Il suo consumo è stato correlato alla comparsa di obesità, intolleranze, allergie, sensibilizzazioni, sintomi momentanei e patologie degenerative molto gravi. Come nel caso di molti altri ingredienti alimentari, è possibile reperire in proposito studi, ricerche e pareri del tutto favorevoli o completamente contrari al suo consumo e impiego.
L'European Food Information Council (Eufic), che lo considera del tutto innocuo, descrive il glutammato monosodico come il sale sodico dell'acido glutammico e come un amminoacido naturale presente in quasi tutti gli alimenti, con particolare riferimento a quelli molto proteici, come la carne, il pesce e i prodotti caseari, oltre che ad alcune verdure. Il glutammato monosodico utilizzato dall'industria alimentare non è però per nulla naturale. Mentre inizialmente veniva estratto da alcuni cibi, come le alghe, ora viene ottenuto completamente grazie alla sintesi chimica. Eufic afferma inoltre che il glutammato monosodico è una sostanza che può essere utilizzata per esaltare il gusto degli alimenti senza rischi per la salute. Non vengono indicati limiti di assunzione o quantità raccomandate. Ciò farebbe pensare ad un ingrediente del tutto innocuo. Ne siamo davvero sicuri?
Per approfondire l'argomento consigliamo la visione del servizio di Report che porta il titolo di Il glutammato fa male?, inserito nella puntata del 4 aprile 2001. L'argomento a distanza di anni è ancora molto dibattuto e i pareri contrastanti.
Nel dubbio, preferiamo evitarlo. Come? Ecco qualche consiglio

Glutammato: come evitarlo?

1) Leggere le etichette

Come evitare il glutammato monosodico? E' necessario fare molta attenzione al momento della spesa. Bisogna controllare molto bene tutti gli ingredienti presenti in etichetta, non soltanto nel caso del dado, ma anche per quanto riguarda prodotti confezionati che possano essere stati preparati con brodo e sughi, o insaporiti con additivi artificiali. Sulle etichette alimentari andrete alla ricerca della dicitura "glutammato monosodico" o della sigla E621.

2) Dado fatto in casa

Il dado è l'ingrediente culinario che più comunemente contiene glutammato monosodico. I dadi che troviamo in vendita al supermercato, siano essi in panetto o in polvere, vegetali o di carne, possono contenerlo. L'alternativa più semplice al dado commerciale, se si vuole avere a disposizione un insaporitore davvero naturale, è la sua preparazione casalinga. Autoprodurre il dado non è complicato e lo si può preparare in diverse versioni, da conservare in frigorifero, in freezer o in barattolo.

3) Autoproduzione

Il glutammato monosodico non è presente soltanto nel dado. Può essere contenuto infatti anche in numerosi alimenti confezionati, insaporiti in modo artificiale, con particolare riferimento alle confezioni dei sughi e dei condimenti pronti, ai prodotti da forno confezionati e surgelati e ai piatti pronti già conditi e insaporiti, che necessitano soltanto di essere riscaldati in padella o nel microonde. Il glutammato monosodico è tipico dei cibi industriali ma può benissimo non rientrare nei piatti a base di ingredienti naturali preparati in casa. Meglio imparare a realizzare da sé salse sughi e condimenti.

4) Alternative al sale

Alcune posizioni, più o meno condivisibili, ricordano che il glutammato monosodico contiene meno sodio rispetto al comune sale da cucina, e che dunque un suo impiego come condimento potrebbe contribuire a limitare l'apporto di sodio all'organismo attraverso l'alimentazione. Lo sostiene, ad esempio, l'European Food Information Council, che difende il glutammato monosodico a spada tratta, affermando che:
"Il glutammato monosodico contiene circa un terzo del sodio contenuto nel sale da tavola e viene utilizzato in quantità minori. Se combinato ad una piccola quantità di sale da tavola, tale sostanza può contribuire a ridurre il quantitativo di sodio contenuto in una pietanza del 20 fino al 40%, mantenendone invariato il gusto".
L'argomentazione, però, non ci convince del tutto. Esistono altri modi per insaporire le pietanze, al di là del glutammato monosodico e del comune sale da cucina: erbe, spezie, pepe, peperoncino, curry, semi aromatici (come i semi di coriandolo e di finocchio), olio aromatizzato, gomasio (un condimento a base di sesamo e sale marino integrale).

Perché è meglio evitarlo?

5) Ingrediente artificiale

Il glutammato monosodico è un additivo artificiale. La sua produzione avviene ormai in modo del tutto industriale. Nel glutammato monosodico utilizzato dall'industria alimentare non vi è nulla di naturale. Riguardo a questo ingrediente, gli studi scientifici sono contrastanti, così come i pareri degli esperti. Chi segue un'alimentazione naturale, non basata soprattutto su alimenti confezionati, lo eviterà senza problemi, quasi senza rendersene conto. Ciò ci permette di comprendere come il suo ruolo non sia per nulla fondamentale nella nostra alimentazione.

6) Inutile e ingannevole

Inutile e ingannevole, ecco come Altroconsumo, associazione che si batte in difesa dei consumatori, ha definito il glutammato monosodico, dopo averlo classificato come additivo sospetto. Pensiamoci bene. Questo additivo artificiale viene utilizzato dall'industria per aromatizzare alimenti che ormai hanno perso il loro sapore originario. Davvero un brodo di verdure o un sugo di pomodoro hanno bisogno di un esaltatore di sapore? Probabilmente, non sarebbe così se fossero preparati con ortaggi freschi e di stagione. L'impiego del glutammato monosodico è la conseguenza dell'impoverimento della qualità e delle caratteristiche organolettiche degli ingredienti utilizzati dalla grande industria per produrre i cibi confezionati. Molte persone, purtroppo, non sono più abituate ai sapori naturali. Il glutammato monosodico non fa altro che nasconderli, ingannando le papille gustative. Si rischia di andare alla ricerca di cibi sempre più saporiti e di giungere al punto di arricchirli con sale o dado in eccesso anche nelle preparazioni casalinghe. Dimentichiamo il glutammato monosodico e rieduchiamoci al gusto.

7) Intolleranze e allergie

Nel corso degli ultimi anni assistiamo ad un aumento dei casi di intolleranze e di allergie, in concomitanza con la diffusione di un'alimentazione sempre meno naturale e di stili di vita ben poco salutari. La dietista Marina Saviozzi ha spiegato a Report come comprendere se si è particolarmente sensibili al glutammato monosodico. Dopo un pasto ricco di questo additivo, possono insorgere alcuni sintomi ben riconoscibili, come tachicardia, nausea, emicrania, dolore alla testa, sensazione di rigidità nella parte alta del corpo. A parere dell'esperta, è anche possibile che una persona non sensibile al glutammato possa diventarlo, data la sua onnipresenza negli alimenti confezionati.

8) Sindrome da ristorante cinese

Era stata definita così una particolare sindrome che coglierebbe alcuni soggetti particolarmente sensibili dopo aver pranzato o cenato in un ristorante cinese. I sintomi avvertiti erano stati posti in correlazione con il contenuto di glutammato monosodico dei piatti presenti in questi ristoranti. Le ricerche condotte in proposito hanno in seguito smentito il ruolo del glutammato monosodico nella comparsa dei disturbi, ma i dubbi sono rimasti e la reale causa della sindrome non sarebbe stata ancora identificata. I sintomi comprendono mal di testa e arrossamenti, fino a delle vere e proprie crisi asmatiche, che potrebbero essere altrimenti legate a casi di allergia.

9) Malattie degenerative

L'assenza di dati certi per quanto riguarda il legame tra glutammato monosodico e comparsa di malattie degenerative desta non pochi sospetti. La correlazione del suo consumo con il sopraggiungere di malattie come l'Alzheimer e il Parkinson sarebbe stata esclusa. Il legame tra consumo di glutammato monosodico e malattie è stato ipotizzato anche per quanto riguarda il diabete, l'autismo, la depressione, i disturbi del comportamento e dell'apprendimento. Nel dubbio, preferiamo evitarlo il più possibile, dato che il suo impiego come insaporitore non è per nulla indispensabile.

10) Obesità

Il Dottor Francesco Perugini Billi ricorda in un suo articolo la correlazione tra glutammato monosodico e obesità, di cui probabilmente non si parla abbastanza. Il glutammato monosodico verrebbe utilizzato nellasperimentazione animale, per rendere le cavie da sottoporre agli studi scientifici obese in tempi rapidi. A parere dell'esperto, gli esseri umani, e soprattutto i bambini, sono almeno 4 volte più sensibili a questa sostanza rispetto agli animali. Lo definisce come una vera e propria tossina, a cui i vari soggetti possono essere più o meno sensibili. Il glutammato sarebbe da considerare tra i responsabili dell'epidemia di obesità. Per approfondire, rimandiamo alla lettura dell'articolo: Il glutammato ti fa diventare grasso. Fonte http://www.greenme.it/  Nota di Medic Bunker: La VeritàLa stragrande maggioranza degli additivi utilizzati nella preparazione dei cibi nell'industria alimentare non costituisce un grave pericolo per la salute umana, ma tendono ad acidificare il sangue, e quindi consigliabile usare dei prodotti freschi. Ancora più grave sono i nitrati e i nitriti, utilizzati soprattutto nella conservazione di carni e insaccati; possono essere convertiti dal metabolismo in nitrosammine, composti cancerogeni il cui eccessivo consumo può aumentare il rischio di tumori gastrici e all'esofago. È consigliabile quindi evitare alimenti che contengono nitriti e nitrati, preferendo carni e salumi privi di conservanti o riducendone il consumo a favore di una dieta ricca di frutta e verdura che contengono antiossidanti e vitamine, inibitori della formazione delle nitrosammine. 

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