VACCINI 25 LUGLIO 2018
Renovatio 21 intervista in esclusiva il dottor Stefano Montanari in relazione alle ultime uscite del ministro Giulia Grillo.
Dott. Montanari, di recente abbiamo dunque appreso dal Ministro alla Salute Giulia Grillo che “ci sono tutti i motivi per decidere di vaccinarsi, quando i vaccini sono ovviamente sicuri ed efficaci come quelli che sono in commercio in Italia”. Lo stesso dicono le analisi effettuate da lei e da sua moglie al microscopio elettronico, giusto?
O questa signora vive su un altro pianeta o c’è qualcosa che non funziona.
Le parole del ministro si commentano da sé. O questa signora vive su un altro pianeta o c’è qualcosa che non funziona. Qualunque medico, e il ministro, comunque, una laurea in medicina ce l’ha, sa che i vaccini sono pieni d’inquinanti, dalle particelle solide e inorganiche che noi fotografiamo regolarmente da 16 anni al glifosato denunciato da una delle maggiori università del mondo come è il Massachusetts Institute of Tecnology, e hanno tra i loro componenti sostanze che non si devono usare in medicina. Qualunque medico sa pure che gli effetti avversi vengono riportati in una quantità infima rispetto al reale. Recentemente la rivista Science ha pubblicato un articolo sulla poliomielite in Congo provocata proprio dalla vaccinazione. Ma questo è solo un esempio tra i tanti possibili. Sull’efficacia, poi, stendiamo un velo pietoso: ci sono epidemie come quelle di morbillo negli USA che sono solo a carico dei vaccinati, così come quella che ha interessato la Mongolia che ha una copertura vaccinale del 97%.
Ci sono epidemie come quelle di morbillo negli USA che sono solo a carico dei vaccinati, così come quella che ha interessato la Mongolia che ha una copertura vaccinale del 97%
Ma basta leggere le statistiche ufficiali inglesi e statunitensi per constatare con chiarezza che i vaccini non hanno alcuna efficacia. Lo so che la rivelazione è scandalosa per il popolo e irritante per chi di vaccini vive e prospera, ma questi sono fatti. Se ci accontentiamo di chiacchiere e se vogliamo continuare con il pollice in bocca e la coperta di Linus sulle spalle, non sono fatti che mi riguardino. La ministra, però, sta raccontando qualcosa che non ha riscontro con i fatti e, se la cosa è detta al bar è un conto, ma se la dice un ministro, indipendentemente da qualunque valutazione culturale, c’è di che restare perplessi. Consola il fatto che abbia usato il verbo decidere. Insomma, la decisione è un fatto strettamente personale e basta. Chissà se ha capito che cosa significa quel verbo.
Sempre il Ministro Grillo, nei giorni scorsi, ci ha fatto anche presente che è “fondamentale fare una corretta informazione, ma è fondamentale attuare anche misure che possono essere più coercitive nei casi in cui ci sono dei cali nelle coperture vaccinali importanti”.
Che fare corretta informazione sia una necessità è ovvio, ma la corretta informazione non si fa raccontando bugie, nascondendo i fatti e imbavagliando qualunque critica. Sulle coercizioni “fondamentali” siamo ad un livello mortificante. Tutto si basa sulla bufala più straordinariamente di successo dell’industria farmaceutica, vale a dire l’immunità di gregge: un concetto che non si regge in piedi. E poi, lo vede, prima la Grillo parla di decidere e subito dopo di coercizione: due concetti incompatibili. Chissà che cosa avrà voluto dire.
Di fatto non esiste un solo dato che dimostri che una sola vita sia stata salvata dai vaccini. E parlo di dati del tutto ufficiali.
“Dati oggettivi sui benefici dei vaccini”. Dove si possono trovare i dati a cui fa riferimento la pentastellata?
Nella pubblicità dell’industria farmaceutica. Di fatto non esiste un solo dato che dimostri che una sola vita sia stata salvata dai vaccini. E parlo di dati del tutto ufficiali.
Il mantra ripetuto a proposito dell’obbligatorietà è “graduale”. Persino Repubblica, il giornale del Pd, ieri scriveva: “La parola d’ordine è gradualità. Che in pratica vuol dire che l’obbligo rimane”.
Ha ragione Repubblica?
Il governo è palesemente in una situazione d’imbarazzo da cui non sa come uscire. Milioni d’italiani hanno dato fiducia ai partiti che ora siedono in condizioni di maggioranza, ma l’Italia è da anni terreno di caccia non solo incontrastato ma più che facilitato dell’industria farmaceutica ed evidentemente ci sono accordi da cui è difficile svincolarsi. Così escono originalità come quella del “graduale”.
L’Italia è da anni terreno di caccia non solo incontrastato ma più che facilitato dell’industria farmaceutica ed evidentemente ci sono accordi da cui è difficile svincolarsi. Così escono originalità come quella del “graduale”
Dunque, a conti fatti, di male in peggio? Una nuova Lorenzin al governo?
Inutile nascondersi dietro un dito: una vale l’altra. Forse, ma la mia è pura illazione, chi conta sta altrove.
Come mai questo cambio di passo del Ministro alla Salute che, guarda caso, in campagna elettorale pareva essere fortemente contraria alle misure coercitive attuate con le legge 119/2017?
Non dimentichiamoci che si tratta di una grillina. Se lei ricorda gli strepiti di Grillo e della sua corte contro l’incenerimento dei rifiuti, pratica, peraltro, più che condannabile, e poi guarda a come stanno le cose oggi dove i grillini sono al potere da anni aggiungendo a questo il silenzio totale di chi sta al governo, vedrà che quelli affermano una cosa e, tranquillamente, quando fa comodo, non saprei dire su decisione di chi, affermano il suo contrario. O, magari, non affermano nulla di contrario ma al contrario agiscono. Parma e Torino sono solo due degli esempi possibili. Magari la dottoressa Grillo non si ricorda nemmeno di ciò che diceva a gran voce qualche mese fa. Dopo il palese fallimento della filosofia del “voto per il meno peggio”, visti i fatti, il partito delle 5 Stelle può comunque contare su quello che un tempo si chiamava zoccolo duro che è, né più né meno, la riproduzione in copia conforme del tifoso di calcio. A quelli si può dare in pasto qualunque cosa: il rigore c’è solo a favore della squadra del cuore e così il fuorigioco.
Ma non era la stessa Grillo presente nella Commissione sull’uranio impoverito, dentro la quale era anche sua moglie, la dottoressa Gatti?
Essere presenti non significa altro che essere lì. Mia moglie lavorava sul serio e presentava dati inoppugnabili. Questo per quattro legislature. La dottoressa Grillo… chieda a lei.
Basta controllare i dati ufficiali: la copertura vaccinale non ha nulla a che fare con la morbilità. E molto altro ci sarebbe da aggiungere. L’immunità di gregge è un insulto all’intelligenza.
Il dogma dell’immunità di gregge sembra aver conquistato anche il primo partito italiano, sul quale lei però ha sempre avanzato grosse riserve…
Solo un gonzo può cascarci. Valuti solo qualcuno dei tanti punti critici. Di quali delle tante malattie teoricamente vaccinabili ci occupiamo? Logicamente dovrebbero essere malattie trasmissibili, ma infilarci, ad esempio, il tetano è inspiegabile. Poi occorre dimostrare che i vaccinati sono non solo immuni ma non sono agenti di trasmissione della malattia. Ma ci sono vaccinazioni come, ad esempio, quella antipertosse che fanno del vaccinato un untore a vita o tante altre vaccinazioni, e quella antimorbillo è una, che lo fanno untore bello vivace per settimane. Legga ciò che scrivono i produttori stessi dei vaccini e vedrà. Eppure i bambini appena vaccinati entrano tranquillamente a scuola. Poi dobbiamo controllare che, comunque sia, il vaccino ha funzionato. Sì, ma per quanto tempo dura l’immunità eventuale? Allora, con cadenze frequenti dobbiamo controllare lo stato di immunità, cosa praticamente impossibile, a meno di non passare la vita tra vaccinazioni, richiami e controlli. Però basta controllare i dati ufficiali: la copertura vaccinale non ha nulla a che fare con la morbilità. E molto altro ci sarebbe da aggiungere. L’immunità di gregge è un insulto all’intelligenza.
Molti elettori dei 5 Stelle ci scrivono rammaricati, delusi. Pensa che la fiducia verso il movimento di Beppe Grillo sia in calo?
Mi chiedo chi darebbe a molti di loro in mano un condominio
Fosse per me il partito di Grillo non sarebbe mai nemmeno nato. Ne capisco, però, il successo: la gente ha sperato che tante cose cambiassero mandando al potere persone “normali”, ma bisogna stare ai fatti e i fatti dimostrano che le cose non sono cambiate per niente. Anzi, sono peggiorate perché ben pochi tra i nominati (non certo gli eletti perché da diverse legislature nessuno è più eletto in parlamento come Costituzione comanda) hanno esperienza e capacità per svolgere compiti delicatissimi come guidare sessanta milioni di individui. Mi chiedo chi darebbe a molti di loro in mano un condominio. Prescindendo dai vaccini, guardi solo alla follia dei nuovi, perfettamente inutili adempimenti burocratici a carico di chi lavora: è evidente che chi li ha proposti e chi, peggio ancora, li ha fatti diventare legge non ha mai lavorato in vita sua. Dunque, per rispondere alla sua domanda, un calo dei consensi sarebbe un indice che dimostra come l’intelligenza degli italiani non sia morta.
Vedremo mai Stefano Montanari tornare in politica?
In politica non ci sono mai stato. Molto goliardicamente dieci anni fa accettai di presentarmi per un partito che poi, immediatamente, mi deluse e ne scappai inorridito. Comunque, con i 200.000 voti ottenuti non sarei arrivato da nessuna parte. E, mi dico, per fortuna: a Roma, assistendo a certi scempi, non sarei sopravvissuto. Aggiunga che anni fa, nel 2009, mi lasciai convincere a fare il consigliere comunale, ovviamente d’opposizione, in un comune di 15.000 abitanti. Fu un’esperienza con risvolti tra il disperante e l’allucinante. Se ha voglia di scherzare, ma forse no, in politica andrei per dovere civico con poteri illimitati.
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Tratto da: https://lesciechimicheagenova.blogspot.com/2018/07/intervista-al-dottmontanari-sul.html
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