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17 ottobre 2019

Gli ingredienti altamente tossici vengono deliberatamente formulati in vaccini obbligatori in modo da essere costretti a sottoporsi ad avvelenamento

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Nella foto un feto umano.



Le vaccinazioni obbligatorie sono un argomento molto controverso. Per anni, la propaganda medica ci ha condizionato a credere che i vaccini forniscano quella che è conosciuta come "immunità di gregge". Questa propaganda insegna che se una parte significativa della popolazione viene vaccinata contro una malattia, l'intera comunità sarà protetta, compresi quelli che non ricevono il vaccino.

Traduzione a cura di Vivereinmodonaturale.com

Sulla base di questa premessa errata, molti stati hanno approvato leggi che rendono obbligatoria la vaccinazione, presumibilmente per il bene più grande di tutti. Molti sostenitori del vaccino arrivano al punto di accusare coloro che rifiutano di essere vaccinati di compromettere la salute dell'intera comunità.

Tuttavia, decenni dopo la creazione dei primi vaccini, la storia ha dimostrato che questi vaccini tossici non conferiscono una vita di immunità, motivo per cui i vaccini di richiamo sono ora raccomandati per molti vaccini. E il semplice fatto è che oltre ad essere inefficaci, i vaccini comportano anche seri rischi perché contengono ingredienti pericolosi ed eticamente discutibili. Tuttavia, sempre più stati stanno approvando leggi che rendono obbligatoria la vaccinazione dei bambini, anche negando l'ingresso a scuola a coloro che si rifiutano di conformarsi.

È quindi più importante che mai sapere esattamente di cosa sono fatti i vaccini e perché dobbiamo essere estremamente cauti nel consentire agli operatori sanitari di somministrarli ai nostri figli.

La scienza dietro i vaccini

C'è un malinteso comune sul fatto che essere vaccinati implichi semplicemente l'iniezione di una piccola quantità di una malattia in modo che il sistema immunitario possa produrre anticorpi contro di essa, conferendo in tal modo l'immunità permanente al ricevente.


In realtà, tuttavia, i vaccini sono fabbricati utilizzando una serie di ingredienti che hanno gravi effetti collateraliInoltre, molti sono realizzati con cellule fetali prelevate da bambini abortiti, il che sconvolgerebbe e terrorizzerebbe molte persone che acconsentono volentieri alla vaccinazione dei loro bambini.

Come riportato da Families 4 Vaccine Choice  (e confermato dal CDC ), i vaccini contengono anche siero derivato dal sangue dei feti bovini, proteine ​​dal plasma sanguigno umano, cellule epiteliali renali estratte da scimmie verdi africane, DNA di lievito, proteine ​​di lievito, Madin Darby (cellule renali canine) derivate da un cocker spaniel adulto, fibroblasti di pollo, DNA prelevato da circovirus suini e altri ingredienti disgustosi.

Quindi, naturalmente, ci sono altri controversi ingredienti del vaccino come mercurio (thimerosal), formaldeide e glutammato monosodico, che sono stati tutti collegati a una miriade di effetti negativi sulla salute.
Families 4 Vaccine Choice spiega come tutti questi ingredienti vili vengono utilizzati per creare vaccini:
Ora apprendiamo che con l'RNA ... "Le molecole di DNA di due diverse specie vengono inserite in un organismo ospite per produrre nuove combinazioni genetiche". Quindi ciò significa che stanno dividendo il DNA umano con il DNA degli animali abortendo i feti e quindi iniettandoli nuovamente nel nostro corpo con la speranza che ci causi la creazione dell'antigene necessario per immunizzarci contro un virus.

Non tutti i medici supportano le vaccinazioni obbligatorie

Mentre il governo e i media mainstream promuovono l'idea che tutti gli operatori sanitari sostengano le vaccinazioni, nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. 
I professionisti della salute naturale come i medici naturopati e gli omeopati hanno a lungo messo in guardia contro gli effetti negativi dei vaccini, e anche molti medici tradizionali si oppongono alle vaccinazioni, specialmente quando sono costretti alle persone.
Dopotutto, è un diritto umano fondamentale - come affermato dal Codice etico medico dell'American Medical Association - scegliere se accettare o meno una procedura medica rischiosa:
Il paziente deve prendere la propria decisione in merito al trattamento ... Il consenso informato è una politica di base sia in etica che in legge che i medici devono onorare, a meno che il paziente sia incosciente o altrimenti incapace di acconsentire e che il danno derivante dal mancato trattamento sia imminente.

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31 maggio 2019

Cellule fetali abortive nei vaccini (In risposta al sito disinformativo "Dottore... ma è vero che??")

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Se parliamo di Vaccini e Feti Abortiti.. capiamo che non è più l’opinione di un solo scienziato “anti-vaccinista” mosso da chissà quale desiderio di turbare la quiete pubblica e di minare la salute di migliaia di persone a contestare i vaccini.

Sono diversi i ricercatori indipendenti che giungono alla stessa conclusione: la tecnica di produzione dei vaccini, in particolare quella dei vaccini virali, andrebbe ripensata poiché i “contaminanti” presenti in essi potrebbero provocare effetti collaterali anche molto gravi.

Un dato di fatto che nessuno nega, è che nella tecnica di produzione di alcuni vaccini virali vengano utilizzati terreni di coltura contenenti due linee cellulari umane diploidi, allestite originalmente (1964 e 1970) da tessuti di Feti Abortiti. La prima linea è la WI-38 (Winstar Institute 38), con fibroblasti diploidi di polmone umano derivati da un feto femmina svedese abortito perché la famiglia riteneva di avere già troppi figli, preparata e sviluppata da Leonard Hayflick nel 1964, numero ATCC CCL-75. Questa linea viene utilizzata nei vaccini morbillo + parotite + rosolia, varicella e herpes zoster. La seconda linea cellulare umana è la MRC-5 (Medical Research Council 5, numero ATCC CCL-171), con fibroblasti di polmone umano provenienti da un feto maschio di 14 settimane abortito per “motivi psichiatrici” da una donna ventisettenne nel Regno Unito. La MRC-5 è stata preparata e sviluppata da J.P.Jacobs nel 1966. Viene usato per epatite A, epatite B, tifo, Polio, difterite + tetano + pertosse, vaiolo, rabbia e herpes zoster.

Alcuni virus, come quelli citati, sono ospite-specifici e per sopravvivere creano stretti legami con le cellule in cui penetrano. Quando un virus matura e si divide, acquisisce alcuni frammenti del DNA delle cellule che lo ospitano. Quando il virus viene incorporato nel vaccino porta con sé frammenti del DNA umano delle cellule su cui è stato coltivato. Poiché il nuovo DNA virus/cellula-fetale è almeno in parte della stessa specie del destinatario del vaccino (umano), nel momento in cui DNA virale modificato viene a contatto col DNA umano del soggetto che ha ricevuto il vaccino, si verifica la cosiddetta ricombinazione omologa del DNA. Si vengono cioè a formare cellule con un DNA virus/cellula-fetale/vaccinato che possono venire riconosciute come estranee scatenando una risposta immunitaria volta ad uccidere queste cellule anomale (infiammazione). Essendo l’oggetto di questa battaglia le cellule del soggetto stesso si scatena una “risposta autoimmune”.

Già nel 2011 la dott.ssa Helena Ratajczak fece notare che l’aumento dell’incidenza di autismo in USA avvenne in corrispondenza dell’introduzione della tecnica di coltura che prevede l’utilizzo di cellule fetali per la preparazione in particolare del vaccino MMR e suggerì che i due eventi potrebbero essere collegati. Queste alcune delle sue considerazioni:“Questo DNA umano potrebbe essere la causa di picchi di incidenza (dell’autismo ndt). Un picco ulteriore di aumento dell’incidenza di autismo si è verificato nel 1995 quando il vaccino per la varicella veniva fatto crescere sul tessuto fetale umano.”
“Il DNA umano da vaccino potrebbe essersi inserito in modo casuale tra i geni del destinatario per un processo di ricombinazione omologa, un processo che avviene spontaneamente solo all’interno di una specie. Hot spot (aree del genoma in cui le mutazioni sono più comuni ndt) per l’inserzione del DNA si trovano sul cromosoma X in 8 geni coinvolti nella formazione delle sinapsi delle cellule nervose, dello sviluppo del sistema nervoso centrale e della funzione mitocondriale. Questo potrebbe fornire qualche spiegazione del fatto che l’autismo è una malattia che colpisce in prevalenza maschi. Presi insieme questi dati sostengono l’ipotesi che il DNA umano residuo in alcuni vaccini possa causare autismo.”

A questa voce si associa ora quella della dott.ssa Theresa Deisher la quale prende spunto da tre recenti pubblicazioni in cui viene riporta la presenza di centinaia di mutazioni genetiche ad indicare che il disordine dello spettro autistico (ASD) possa essere una patologia legata ad instabilità genomica con una significativa componente ambientale.
L’aumento di incidenza di casi di autismo è notevole negli anni 1980, 1988 e 1996 in concomitanza con l’introduzione di vaccini per l’infanzia contaminati con retrovirus endogeno umano K (HERVK) e frammenti di DNA fetale umano. “Ci sono un gran numero di pubblicazioni circa la presenza di HERV (retrovirus endogeni umani) e la sua associazione con il linfoma infantile” ha osservato la dottoressa Deisher. “I vaccini MMR II e quello per la varicella oltre a tutti i vaccini che sono stati prodotti utilizzando la linea cellulare fetale WI-38 sono contaminati con questo retrovirus. E sia i genitori che i medici hanno il diritto di saperlo!“

La dott.ssa Deisher ha ipotizzato che sia l’HERVK che il DNA fetale umano presenti nei vaccini somministrati ai neonati possano contribuire all’instabilità genomica dei bambini con autismo causando mutazioni puntiformi de novo nel DNA del bambino.
I frammenti di DNA fetale sono inoltre induttori di reazioni autoimmuni (tra cui diabete giovanile di tipo 1, sclerosi multipla e lupus), mentre entrambi frammenti di DNA e retrovirus sono noti per causare inserimenti genomici e mutazioni.
La Food and Drug Admintration in una sua nota scrive:

“I rischi associati al residuo di DNA del substrato sono stati dibattuti per 40 anni senza risoluzione.
I potenziali rischi sono considerati duplici: in primo luogo il DNA potrebbe avere un potenziale oncogeno; in secondo luogo il DNA potrebbe essere infettivo…Ci sono diversi modi con cui il DNA potrebbe essere oncogeno:
la cellula contenete DNA del substrato potrebbe possedere uno o più geni dominanti oncogeni, oppure potrebbe integrarsi nel cromosoma dell’ospite. Le conseguenze di questa integrazione potrebbe essere: 1. distruggere un gene tumore-soppressore 2. integrarsi nei pressi di questo gene ed alterarne la normale espressione. Il rischio di infettività si pone se il DNA del substrato contiene un genoma di un virus contagioso. Così, se il genoma di questo virus viene inoculato nel vaccinato, potrebbe stabilire un’infezione nell’uomo. Il genoma infettivo potrebbe essere un virus a DNA, sia integrato o extra-cromosomico, o potrebbe essere il provirus DNA di un retrovirus. (Tuttavia, questo meccanismo non è stato considerato probabile per le minime quantità di DNA che si è consentito possano essere presenti nei vaccini).“

Si prega di notare che dichiarano che il meccanismo è ritenuto improbabile perché “hanno permesso” minime quantità di DNA.

La FDA conosce dunque da decenni i rischi della possibile mutagenesi che può avvenire utilizzando le linee cellulari embrionali umane e, invece di promuovere studi per la sicurezza, ha regolamentato la quantità di DNA umano che potrebbero essere presenti in un vaccino (NON più di 10ng)3.

Purtroppo, il team della Dr.ssa Deisher ha scoperto che i livelli del DNA fetali andavano ovunque da 142ng a 2000ng per dose, ben oltre il livello ritenuto “sicuro“.
Certamente queste scoperte dovrebbero generare un’indagine immediata della FDA se non un divieto di utilizzare linee di cellule fetali come substrato per la produzione dei vaccini.

Secondo l’istituto farmaceutico e di ricerca della dottoressa Deisher i seguenti 24 vaccini sono prodotti utilizzando cellule da feti abortiti e/o contengono DNA, proteine o detriti cellulari correlati da colture di cellule derivate da feti umani abortiti:
Polio: PolioVax, Pentacel, DT Polio assorbito Quadracel (Sanofi)

Morbillo, parotite, rosolia: Priorix, Erolalix (GlaxoSmithKline)

Varicella: (varicella e herpes zoster) Varilix (GlaxoSmithKline)

Epatite A: Epaxal (Crucell/Berna)

Rabbia: Imovax (Sanofi)
Le implicazioni morali sono ben descritte dal documento della Pontificia Accademia Pro Vita5 in cui si sottolinea come “permane il dovere morale di continuare a lottare e di usare ogni mezzo lecito per rendere difficile la vita alle industrie farmaceutiche che agiscono senza scrupoli etici” e che “Essi (i genitori) dovrebbero invocare, se necessario, l’obiezione di coscienza rispetto all’uso di vaccini prodotti mediante ceppi cellulari di origine fetale umana abortiva. Ugualmente dovrebbero opporsi con ogni mezzo (per iscritto, attraverso le diverse associazioni, i mass media, ecc.) ai vaccini che non hanno ancora alternative senza problemi morali, facendo pressione affinché vengano preparati vaccini alternativi non collegati a un aborto di feto umano e chiedendo un controllo legale rigoroso delle industrie farmaceutiche produttrici.”
Le implicazioni sanitarie, come abbiamo visto possono essere notevoli e gravi ed occorre riflettere seriamente sul rischio che viene fatto correre ai milioni di bimbi, di adulti e di donne in gravidanza che vengono vaccinati quotidianamente con questi vaccini.

Altri utilizzi di feti abortiti nella produzione di vaccini:
– RA273 (utilizzato in vaccini per la rosolia) coinvolge 28 feti abortiti. Ventisette utilizzati per isolare il virus che poi è stato coltivato in WI-38. L’acronimo significa RA273: R = rosolia, A = Abortus, 27 = 27 feto testato, 3 = 3 ° tessuti espiantati. Il 27 Th feto era da una madre di 25 anni esposta alla rosolia. Il feto è stato chirurgicamente abortito a 17 giorni dopo la malattia materna e dissecato immediatamente. Espianti da diversi organi sono stati coltivati e crescita cellulare di successo è stata ottenuta dal polmone, pelle e reni. Si era poi fatta crescere sul WI-38.
– A.C6 (usato per vaccini per l’influenza, influenza aviaria e influenza suina) è stato sviluppato nel 1995 da “culture della retina embrionale” ottenute nel 1985. Questo aborto è stato effettuato in Francia in un feto a 18 settimane di gestazione (i bambini di questa età si possono allungare, sbadigliare, strofinare gli occhi, aprirli e sono prossimi a poter vivere fuori dall’utero). Secondo un centro FDA “la gravidanza era completamente normale” ed è stato effettuato l’aborto “semplicemente perché la donna voleva sbarazzarsi del feto“. I medici volevano un feto sano come questo perché “un bambino non ancora nato con problemi medici o da genitori con problemi medici o con una storia familiare di problemi medici, non sarebbe stato accettabile come fonte di materiale per linee cellulari che dovevano essere sottoposte all’approvazione della regolamentazione” (Fulwiler).
– HEK293 è una linea cellulare derivata da reni embrionali umani. La linea è stata sviluppata dallo scienziato Alex Van der Eb, nei primi anni settanta, nel suo laboratorio presso l’Università di Leida, Olanda. La fonte delle cellule era un feto abortito, sano. Il HEK293 è denominato così perché era il293° esperimento di Frank Graham.

FONTE: www.assis.it 

Reazioni avverse ai vaccini, la testimonianza di alcuni genitori


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27 gennaio 2019

Dna fetale abortito nei vaccini.

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DNA FETALE NEI BAMBINI


Dna fetale abortito nei vaccini

Migliaia di genitori segnalano cambiamenti immediati e regressione nel loro bambino a seguito della vaccinazione.

Abbiamo creato la tempesta perfetta per le pause del DNA, le mutazioni, e l'autismo regressivo nei nostri figli.”

Nel 1979 abbiamo iniziato ad iniettare ai nostri figli vaccini contaminati da frammenti di dna fetale umano e da un retrovirus, e l'autismo ha iniziato ad alzarsi. Poi abbiamo aggiunto più merda con vaccini fetali di aborto, alluminio e thimerosal, che possono causare anche pause al DNA nel 1988, e l'autismo incominciava a prendere piede sempre di più. Poi nel 1995, abbiamo aggiunto molto più contaminanti del dna fetale al vaccino della varicella, e l'autismo si è davvero espanso

I vaccini sono troppo grandi da produrre in un tubo di prova, e quindi, devono essere fabbricati utilizzando le linee cellulari. I prodotti finali contengono contaminanti dalla linea cellulare utilizzata per la fabbricazione del vaccino. Quando si usano le linee cellulari umane, questi contaminanti hanno il potenziale per innescare malattie autoimmuni o instabilità genomica. 
Quando usiamo vaccini di origine fetale umana, stiamo anche iniettando o trasferendo DNA e virus dal feto umano usato per creare la linea cellulare nei nostri stessi corpi.
I contaminanti trovati nei vaccini che vengono fabbricati utilizzando le linee cellulari fetali umane presentano la perfetta tempesta di contaminanti per causare instabilità genomica. Alcuni vaccini per l'infanzia contengono livelli molto alti di frammenti di dna fetale umano corto, che gli studi di terapia genica ci hanno insegnato sono la taglia perfetta da inserire nei nostri geni. Alcuni vaccini per l'infanzia contengono anche un contaminante retrovirale chiamato herv-k 
che si trova nella stessa famiglia di retrovirus come quello che ha causato il cancro in 4 di 9 ragazzi.
Questo è un enorme esperimento di eugenetica che va avanti proprio davanti ai nostri occhi.
Genitori, fuori i coglioni, e proteggete i vostri figli!

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02 gennaio 2018

I virus dei vaccini vengono coltivati in cellule di feti umani abortiti. Un picco significativo di autismo si verifico dopo che il vaccino per la varicella fu allevato in tessuti fetali umani.

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Helen Ratajczak, ricercatrice della Boehringer Ingelheim Pharmaceuticals, ha recentemente sollevato un vivace e turbolento dibattito tra chi discute il problema delle relazioni vaccino-autismo pubblicando un suo studio di revisione sulla ricerca sull’autismo. Si tratta di una nuova revisione di studi che esamina le varie cause ambientali dell’autismo, tra cui i vaccini e i loro componenti. Un elemento messo in luce, e che sembra essere sfuggito ai più è l’uso di cellule embrionali abortive nella produzione di vaccini. len
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L’utilizzo di tessuti umani secondo la Ratajczak riguarda attualmente 23 vaccini.
Nel suo studio ha discusso l’aumento di incidenza dell’autismo in corrispondenza con l’introduzione di DNA umano nel vaccino MMR, e suggerisce che le due cose potrebbero essere collegate.
Le pagine della revisione contengono un dettaglio che difficilmente poteva passare inosservato, cinque parole che rivelano uno dei segreti più shoccanti di Big Pharma, delle aziende farmaceutiche cioè: “…allevato in tessuti fetali umani”

A pagina 70 si legge: “Un aumento aggiuntivo del picco di autismo si raggiunse nel 1995 quando il vaccino della varicella fu allevato in tessuti fetali umani”.

La maggior parte di noi è del tutto ignara che le cellule di cultura umana usate per allevare i virus dei vaccini derivano da feti abortivi da decenni ormai e chi li produce è ben felice che il pubblico continui ad ignorarlo, perché sa che questo non potrebbe essere accettato dalla gente sia per le ignote conseguenze per la nostra salute che per il credo religioso di molti.
Il vaccino contro la varicella non è l’unico prodotto in questo modo e, secondo il Sound Choice Pharmaceutical Institute (SCPI), i seguenti 24 vaccini sono prodotti usando cellule provenienti da feti abortivi e/o contenenti DNA, proteine, o frammenti cellulari di colture di cellule coltivate derivate da feti umani abortivi:
Polio PolioVax, Pentacel, DT Polio Absorbed, Quadracel (Sanofi)
Measles, Mumps, Rubella MMR II, Meruvax II, MRVax, Biovax, ProQuad, MMR-V (Merck)
Priorix, Erolalix (GlaxoSmithKline)
Varicella (Chickenpox and Shingles) Varivax, ProQuad, MMR-V, Zostavax (Merck)
Varilix (GlaxoSmithKline)
Hepatitis A Vaqta (Merck)
Havrix, Twinrix (GlaxoSmithKine)
Avaxim, Vivaxim (Sanofi)
Epaxal (Crucell/Berna)
Rabies Imovax (Sanofi)


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VACCINI PREPARATI A PARTIRE DA CELLULE PROVENIENTI DA FETI UMANI ABORTITI. (Petizione)

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Di Roberta Sozzo

RIFLESSIONI MORALI  lendingtree .com
La maggior parte di noi è del tutto ignara che le cellule di cultura umana usate per riprodurre i virus dei vaccini derivano da feti abortivi, da decenni ormai, e chi li produce è ben felice che il pubblico continui ad ignorarlo, perché sa che questo potrebbe non essere accettato dalla gente, sia per le ignote conseguenze per la nostra salute, che per il credo religioso di molti. lendingtree .com


La questione in esame riguarda la liceità della produzione, della diffusione e dell'uso di alcuni vaccini la cui produzione è in connessione con atti di aborto procurato dai quali sono stati ottenuti i materiali biologici necessari per tale preparazione. 

Si tratta dei vaccini con virus vivi che sono stati preparati a partire da linee cellulari umane di origine fetale (cellule diploidi umane), usando tessuti di feti umani abortiti come fonte di tali cellule. 

Il più conosciuto e importante di questi, a causa della sua ampia diffusione e del suo uso quasi universale, è il vaccino contro la rubeola (rosolia).

Il vaccino contro la rosolia che usa il ceppo Wistar RA27/3 di virus di rosolia vivi attenuati, adattato

e diffuso nei fibroblasti umani diploidi WI-38 è al centro di attuali controversie intorno alla moralità
dell'uso di vaccini preparati con l'aiuto di cellule umane provenienti da feti abortiti.



Vaccini attualmente prodotti con l'uso di ceppi cellulari umani proveniente da feti abortiti



Fino ad oggi ci sono due linee cellulari umane diploidi, allestite originalmente (1964 e 1970) da tessuti di feti abortiti, che vengono usate per la preparazione di vaccini con virus vivi attenuati: la prima linea è la WI-38 (Winstar Institute 38), con fibroblasti diploidi di polmone umano, derivati da un feto femmina abortito perché la famiglia riteneva di avere già troppi figli (G.Sven et al., 1969), preparata e sviluppata da Leonard Hayflick nel 1964 (L.Hayflick, 1965; G.Sven et al., 1969) [vedi nota 1], numero ATCC

CCL-75. La WI-38 è stata usata per la preparazione dello storico vaccino RA 27/3 contro la rosolia (S.A.Plotkin et al., 1965). [vedi nota 2]



La seconda linea cellulare umana è la MRC-5 (Medical Research Council 5) (polmone umano, embrionale) (numero ATCC CCL-171), con fibroblasti di polmone umano provenienti da un feto maschio di 14 settimane abortito per "motivi psichiatrici" da una donna ventisettenne nel Regno Unito. 


La MRC-5 è stata preparata e sviluppata da J.P.Jacobs nel 1966 (J.P.Jacobs et al., 1970). [vedi nota 3]

Sono state sviluppate altre linee cellulari umane per necessità farmaceutiche, ma non sono coinvolte nei vaccini attualmente disponibili. [vedi nota 4]

Oggi i vaccini che sono incriminati poiché usano linee cellulari umane, WI-38 e MRC-5, ottenute da feti abortiti sono i seguenti: [vedi nota 5]



A) Vaccini attivi contro la rosolia: [vedi nota 6]



- i vaccini monovalenti contro la rosolia Meruvax® II (Merck) (U.S.A.), Rudivax® (Sanofi Pasteur, Fr.),

e Ervevax® (RA 27/3)(GlaxoSmithKline, Belgio);



- i vaccini combinati MR contro la rosolia e morbillo, commercializzati con il nome di M-R-VAX®II

(Merck, U.S.A.) e Rudi-Rouvax® (AVP, Francia),



- il vaccino combinato contro rosolia e parotite commercializzato con il nome di Biavax®II (Merck,

U.S.A.),



- il vaccino combinato MMR (Measles, Mumps, Rubella) contro morbillo, parotite e rosolia,

commercializzato con il nome di M-M-R® II (Merck, U.S.A.), R.O.R®, Trimovax® (Sanofi Pasteur,

Fr.), e Priorix® (GlaxoSmithkline, Regno Unito).



Due altre linee cellulari, che sono permanenti, la linea cellulare HEK 293 da feto abortito, ottenuta da

cellule di rene embrionale umano primario trasformato da adenovirus tipo 5 reciso (il materiale del rene

fetale venne ottenuto da un feto abortito, probabilmente nel 1972), e la PER.C6, una linea cellulare

fetale creata usando tessuto retinico da un bambino abortito di 18 settimane di età gestazionale, sono

state sviluppate per la produzione farmaceutica di vettori di adenovirus (per terapia genica). 
Non sono state coinvolte nella produzione di alcuno dei vaccini con virus vivi attenuati attualmente in uso per via della loro capacità di sviluppare cellule oncogene nel ricevente. 
Comunque alcuni vaccini, ancora allo stadio di sviluppo, contro il virus Ebola (Crucell,NV e il Vaccine Research Center del National
Institutes of Health's Allergy and Infectious Diseases, NIAID), HIV (Merck), influenza (MedImmune,
Sanofi pasteur), encefalite giapponese (Crucell N.V. and Rhein Biotech N.V.) sono preparati usando la
linea cellulare PER.C6® (Crucell N.V., Leiden, Paesi Bassi.



B) Altri vaccini, anch'essi preparati usando linee cellulari umane da feti abortiti:



- due vaccini contro l'epatite A, uno prodotto da Merck (VAQTA), l'altro da Glaxo SmithKline (HAVRIX), entrambi preparati usando la MRC-5;



- un vaccino contro la varicella, Varivax®, prodotto da Merck usando la WI-38 e la MRC-5.

Qui è scritto tutto il procedimento per ottenere il vaccino vivo contro la varicella 



- un vaccino contro la poliomielite, il vaccino con il virus di polio inattivato Poliovax® (Aventis-Pasteur, Fr.) usando la MRC-5.



- un vaccino contro la rabbia, Imovax®, da Aventis-Pasteur, prelevato da cellule umane diploidi

infettate, il ceppo MRC-5;



- un vaccino contro il vaiolo, ACAM 1000, preparato da Acambis usando la MRC-5, ancora in sperimentazione.



Dal punto di vista della prevenzione di malattie virali come la rosolia, la parotite, il morbillo, la varicella, l'epatite A, è chiaro che la messa a punto di vaccini efficaci contro tali malattie, e il loro

impiego nella lotta contro queste infezioni fino alla loro eradicazione, mediante una immunizzazione

obbligatoria di tutte le popolazioni interessate, rappresenta indubbiamente una "pietra miliare" nella lotta secolare dell'uomo contro le malattie infettive e contagiose.

Tuttavia, questi stessi vaccini, poiché sono preparati a partire dai virus raccolti nei tessuti di feti infettati e volontariamente abortiti, e successivamente attenuati e coltivati mediante ceppi di cellule

umane ugualmente provenienti da aborti volontari, non mancano di porre importanti problemi etici.


Vi sono inoltre vaccini (polio ed altri) preparati mediante linee cellulari di origine animale (come ad esempio la linea cellulare VERO - abbreviazione di Verda Reno - linea cellulare continua ben differenziata la cui origine sono il rene o il polmone di scimmia verde africana) 

[ D.Vinnedge, The Smallpox Vaccine, The National Catholic Bioethics Quarterly, Spring 2000, vol.2, n°1, p.12]

Tuttavia è da osservare che si sono verificati gravi allergie con alcuni dei vaccini cosi preparati. 



L'utilizzo della tecnologia dell'ADN ricombinante (ingegneria genetica) attualmente già in uso [vedi nota 7]

Per alcuni tipi di vaccini, come quello per l’influenza e quello per l’epatite B, per esempio), potrebbe portare in un prossimo futuro allo sviluppo di nuovi vaccini che non necessiteranno più l'uso delle culture di cellule diploide umane per l'attenuazione del virus e la sua coltivazione, perché tali vaccini non saranno preparati a partire del virus attenuato, ma a partire del genoma del virus e dei antigeni così sviluppati 

(G.CWoodrow, W.M.McDonnell e F.K.Askari). 



G.C.Woodrow, An Overview of Biotechnology As Applied to Vaccine Development, in «New Generation Vaccines»



G.C.Woorow, M.M.Levine eds., Marcel Dekker Inc., New York and Basel,1990, vedi pp.32-37. 



W.M.McDonnell, F.k.Askari, Immunization, JAMA, 10 December 1997, vol.278, n°22, pp.2000-2007, pp.2005-2006.



Alcuni studi sperimentali sono stati già condotti utilizzando vaccini a ADN elaborati a partire del genoma del virus della rosolia. Inoltre, alcuni ricercatori asiatici stanno cercando di utilizzare il virus della varicella come vettore per l'inserimento di geni codificanti gli antigeni virali della rosolia. Questi studi sono ancora preliminari e la messa a punto di preparazioni vaccinali utilizzabili nella pratica clinica richiede tempi lunghi e costi elevati.




RICAPITOLANDO



Attualmente, le cellule in coltura che sono state autorizzate e che vengono utilizzate come substrati in vaccini virali sono:

- le cellule primarie [per esempio, derivate da scimmie, pulcini, topolini, cani, conigli etc. etc.); 

- le linee cellulari diploidi (ad esempio, WI38, MRC-5 e cellule di feti abortiti); 

- le linee cellulari immortalizzate [le cellule tumorali di Henrietta Lacks nello sviluppo dei vaccini);

- le linee cellulari non tumorali di origine animale (come ad esempio la linea cellulare VERO originate da rene o polmone di scimmia verde africana).


IN CONCLUSIONE:



Quanti sono in Italia i consensi informati alla vaccinazione che riportano il riferimento all’uso di linee cellulari tumorali immortalizzate (vedi: cellule tumorali di Henrietta Lacks o Hela) per la produzione di vaccini virali?



Questa non è questione di essere a favore o criticamente contrari alle vaccinazioni. Questa è una questione di salute, di etica e di metodo, ma soprattutto di correttezza professionale e trasparenza !

Inoltre, se una persona respinge ogni forma di aborto volontario di feti umani, tale persona non sarebbe in

contraddizione con se stessa ammettendo l'uso di questi vaccini di virus vivi attenuati sulla persona dei

propri figli?



Nel 2005 il quotidiano Libero, pubblicò un articolo a seguito di pubblica denuncia proveniente dalla Pontificia Accademia Pro Vita in merito a quello che è un orrore del secolo: VACCINI CON CELLULE DI FETI ABORTITI. Nello specifico si richiama l’attenzione sulla questione della legalità di produzione, la distribuzione ed uso di certi vaccini la cui produzione è connessa con atti dell’aborto procurato.

Nella sostanza la denuncia, pubblicata anche sulla Rivista Internazionale di Bioetica “Medicina e Morale” sempre nello stesso anno, portava già all’attenzione dell’opinione pubblica come medici e genitori hanno il dovere di rendere difficile la vita delle industrie senza scrupoli.


Sul piano culturale, l’uso di tali vaccini contribuisce a creare un consenso sociale generalizzato all’operato delle industrie farmaceutiche che li producono.

Pertanto, i medici e i genitori che sono contrari hanno il diritto di opporsi alle leggi che permettono l'aborto invocando l’ “obiezione di coscienza" rispetto all’uso di vaccini prodotti mediante ceppi cellulari di origine fetale umana abortiva.



APPROFONDIMENTI:

Vaccini e cellule di feti abortiti 



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NOTE



[1] J.E.Banatvala, D.W.G.Brown, Rubella, The Lancet, 3 april 2004, vol.363, n°9415, pp.1127-1137.



[2] Rubella, Morbidity and Mortality Weekly Report, 1964, vol.13, p.93. .S.A.Plotkin, Virologic

Assistance in the Management of German Measles in Pregnancy, JAMA, 26 October 1964, vol.190,

pp.265-268.



[3] L.Hayflick, The Limited In Vitro Lifetime of Human Diploid Cell Strains, Experimental Cell Research

1965, 37(3):614-636. G.Sven, S.Plotkin, K.McCarthy, Gamma Globulin Prophylaxis; Inactivated

Rubella Virus; Production and Biological Control of Live Attenuated Rubella Virus Vaccines,

American Journal of Diseases of Children 1969, 118(2):372-381.



[4] S.A.Plotkin, D.Cornfeld, Th.H.Ingalls, Studies of Immunization With Living Rubella Virus, Trials in

Children With a Strain Cultured From an Aborted Fetus, American Journal of Diseases in Children

1965, 110 (4):381-389.



[5] J.P.Jacobs, C.M.Jones, J.P.Baille, Characteristics of a Human Diploid Cell Designated MRC-5,

Nature 1970, 277:168-170.



[6] 





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