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28 marzo 2017

50 MOTIVI PER NON VACCINARE I BAMBINI. (QUANDO I VACCINI DIVENTANO UN'ARMA DELLA MAFIA MEDICA)

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Medic Bunker La Verità

Di seguito pubblichiamo per intero 50 motivazioni sulla pericolosità dei vaccini,sperando che l'informazione venga diffusa quanto piu' possibile sul territorio italiano. Tengo a specificare che le prime 12 motivazioni sono del Dott. Roberto Gava, le altre 38 invece sono state appurate accuratamente  prestigioso sito d'inchiesta l'Universovibra.it adesso chiuso dalla mafia medica che regna sovrana nello Stato criminale in cui viviamo.
I vaccini sono sicuri e anche utili?
“Consideriamo solo questi aspetti principali:
1Il sistema immunitario di un bambino di pochi mesi è totalmente immaturo e quindi facilmente squilibrabile.
2Oggi i bambini sono più deboli di una volta per innumerevoli motivi (madri più stressate, alimentazione meno equilibrata, ambiente inquinato, facili trattamenti farmacologici sia alla madre che al neonato, ecc.).
3) Molti neonati presentano una immaturità particolare del loro sistema immunitario che dura fino a 12-18 mesi e che viene chiamata ipogammaglobulinemia transitoria: se in questo periodo il bambino viene vaccinato, corre un elevato rischio di subire danni da vaccino, mentre, se si attende che il suo sistema immunitario maturi, il rischio si riduce.
4I bambini nati prematuri o che hanno subito una qualche malattia acuta nei primi mesi di vita o che hanno ricevuto farmaci immunosoppressori (antibiotici e/o cortisonici) nei primi mesi di vita o che hanno subito interventi chirurgici o che hanno alterazioni immunitarie o che sono figli di genitori con patologie immunitarie o metaboliche e molte altre condizioni squilibranti il loro precario equilibrio immunitario, sono ad elevato rischio di danni da vaccini.
5E’ noto che minore è l’età del neonato o maggiore è la sua immaturità o maggiore è il numero di vaccini inoculati insieme, maggiore è il rischio che il bambino subisca un grave danno vaccinale. Non dimentichiamo che inoculiamo circa 25 antigeni vaccinali (compresi i richiami) nei primi 15 mesi di vita del bambino.
6I vaccini impediscono al bambino di venire a contatto con germi importanti per la sua maturazione immunitaria e ciò è un altro punto a loro sfavore. Infatti, sappiamo che il sistema immunitario immaturo del bambino viene stimolato, rafforzato e maturato proprio grazie ai piccoli e grandi combattimenti che lo impegnano fisiologicamente in molte sfide quotidiane. Non sarebbe allora più logico, sicuro ed efficace irrobustire la sua immunità aspecifica che lo difenderebbe da tutti i germi, invece di cercare di fortificare (con tutti i rischi che sappiamo) l’immunità specifica proteggendolo con i vaccini solo contro 7-8 germi?
7) Consideriamo che le vaccinazioni che noi pratichiamo non servono per proteggere i bambini dalle malattie virali e batteriche che li affliggono tutti i giorni; anzi, dato che i vaccini indeboliscono il sistema immunitario (effetto che si prolunga all’incirca nei 30-40 giorni successivi alla vaccinazione), i bambini vaccinati risultano più esposti alle malattie infettive dei nonvaccinati.
8) Inoltre, consideriamo a cosa servano il vaccino antitetanico in un bambino di pochi mesi: si arrampica sui reticolati? E il vaccino antiepatite B? Per caso i nostri piccoli sono così precoci da avere rapporti sessuali pericolosi? E il vaccino contro la poliomielite? L’Europa ha il certificato “Polio Free” (senza poliomielite) dal 2002. E il vaccino per la difterite? Non ci sono casi di difterite né in Italia né nel resto dell’Europa da vari decenni (a parte qualche sperduta zona della Siberia). In aggiunta, gli extracomunitari sono vaccinati, ma il loro arrivo in numero elevato in Europa non ha causato aumento delle malattie per cui noi vacciniamo i bambini, ma pare aver causato invece un aumento della tubercolosi e delle malattie a trasmissione sessuale.
9) Il cervello ha un suo sistema immunitario specializzato e quando una persona viene vaccinata, le sue cellule immunitarie specializzate (“microglia”) vengono attivate. Vaccini multipli e frequenti iperstimolano questi neuroni provocando il rilascio di diversi elementi tossici (radicali liberi, citochine, chemochine, ecc.) che danneggiano le cellule cerebrali e le loro connessioni sinaptiche. Questa iperstimolazione è la prima causa di tante cerebropatie, non per ultima la sindrome autistica, ma anche la ADHD (disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività), le ipercinesie, le dislessie, le convulsioni, ecc.
10I vaccini sono pericolosi sia per i loro componenti antigenici che per i loro componenti tossicologici, perché possono contenere: virus vivi o morti, batteri, parti di DNA, frazioni antigeniche, tossine, proteine eterologhe, prioni, antibiotici, mercurio, fenolo, alluminio, formaldeide, fenossietanolo, oli e innumerevoli nuovi composti ad azione conservante o adiuvante, nanoparticelle e chissà cos’altro, … perché ogni tanto si scopre qualcosa di nuovo. Con le conoscenze di immunologia di cui disponiamo oggi, pensare che la somministrazione di queste sostanze a neonati di 2-3 mesi di vita sia totalmente innocua è veramente da “sciocchi”!
11) A quanto pare, se la notizia di questi giorni è veritiera (alcuni sono molto dubbiosi in merito, perché temono che la verità sia molto più grave altrimenti non si spiegherebbero i costosi e gravosi ritiri immediati per i banali motivi riportati), pare che i vaccini possano rischiare di contenere anche germi contaminanti nonostante le sempre super-garanzie che ci danno quando ci assicurano che la produzione dei vaccini è sicura al 100%.
12I vaccini possono causare qualsiasi patologia nel bambino che li riceve, perché squilibrano il suo sistema immunitario. Infatti, se il bambino ha un sistema immunitario robusto, tollera probabilmente abbastanza bene la vaccinazione, ma se ha un sistema immunitario debole, in un tempo variabile di giorni o mesi svilupperà una delle patologie a cui è predisposto, e chi di noi è senza predisposizioni patologiche congenite o acquisite? E come facciamo a sapere quanto un bambino è forte o debole dal punto di vista immunitario? Oggi potremmo avere molte informazioni di questo tipo con un semplice esame del sangue, ma questo esame non viene fatto. Perché?
È forse razionale vaccinare a tappeto 560.000 bambini all’anno senza sapere nulla di loro?
È lecito eseguire un trattamento farmacologico (i vaccini sono farmaci) senza personalizzarlo? E senza sapere prevedere se l’individuo che lo riceve ne trarrà un beneficio o un danno?
È lecito attuare dei trattamenti preventivi che mettono a rischio la salute e addirittura in alcuni casi la vita del bambino? È lecito che un trattamento preventivo in un soggetto sano, specie se è un bambino, possa presentare un minimo di pericolo? 
13) Non c’è studio scientifico per determinare se i vaccini davvero proteggono l’uomo dalle malattie.
14) Non ci sono studi a lungo termine che proverebbero la sicurezza dei vaccini.
15) Non c’è mai stato alcun test ufficiale che confronta una popolazione vaccinata con una popolazione non vaccinata, in modo da sapere cosa stanno facendo i vaccini ai bambini e alla società. Studi indipendenti privati ​​(olandesi e tedeschi tipo il  KIGGS dell’agosto 2011, che ha coinvolto 7.724 bambini di tutto il globo) hanno rivelato che i bambini vaccinati soffrono molto di più dei bambini non-vaccinati.
16) Il bambino riceve non uno, ma molti vaccini. Non ci sono praticamente prove per determinare gli effetti di vaccini multipli.
17) Non vi è alcuna base scientifica per vaccinare i neonati. I pionieri dei vaccini che hanno raccomandato abbondante cautela prima di vaccinare la popolazione, non hanno mai sostenuto che le vaccinazioni di massa regolari siano senza alcun pericolo.
18) I bambini sono vaccinati, semplicemente perché i genitori sono spaventati dal sistema a vaccinare per forza i propri figli. Vaccinare i bambini è un business redditizio, sia per i produttori di vaccini, sia  per i dottori. La lobby dei produttori di vaccini premono per far si che tutti i vaccini siano inseriti nel programma di vaccinazione dei bambini. Anche la scuola fa la propria parte richiedendo che i loro pupilli siano “pienamente vaccinati”.
19) Ai neonati che ancora bevono latte materno, hanno un sistema fragile che non tollera niente altro, sono dati 36 tipi di vaccino estremamente tossici, compresi dosi di richiamo, un atto che sfida sia la logica che la scienza.
20TUTTI GLI INGREDIENTI DEI VACCINI SONO MOLTO TOSSICI IN NATURA.


21) Vaccini contengono metalli altamente tossici, sostanze che causano il cancro, sostanze chimiche tossiche, vivi e geneticamente modificati virus, batteri e tossoidi, siero contaminato contenente virus animale e materiale genetico estraneo estremamente tossico, antibiotici non testati.
22) Mercurio, alluminio e virus vivi nei vaccini, potrebbero essere dietro l’enorme epidemia di autismo (1 su 110 neonati negli Stati Uniti, 1 su 10 in tutto il mondo, 1 su 38 in Corea del Sud, 1 su 37 a Nuova Delhi), un dato questo, che è stato ammesso dalla ‘Corte del Vaccino’ (US Vaccin Court) degli Stati Uniti. A circa 83 casi sospetti di autismo causato dai vaccini, sono stati assegnati risarcimenti.
23) La CDC degli Stati Uniti, il cane da guardia del settore dei vaccini, ha pubblicamente ammesso che il suo studio tanto sbandierato nel 2003 che negava ogni legame tra vaccini e autismo è viziato. Il capo della CDC, Dr Julie Gerberding (ora a capo della divisione vaccini della Merck) ha confessato ai media (CNN) che i vaccini possono causare “l’autismo o sintomi simili”. L’epidemia di autismo si trova in tutti i paesi che hanno permesso vaccinazioni di massa.
24) Nel 1999, il governo degli Stati Uniti ha incaricato i produttori di vaccini degli Stati Uniti di eliminare il mercurio dai vaccini “con effetto immediato”. Ma il mercurio rimane ancora una parte di molti vaccini. I vaccini con mercurio non sono mai stati richiamati e sono stati dati ai bambini fino all’anno 2006. I vaccini “Mercury free” contengono da 0.05mcg a 0.1mcg di mercurio, e ancora costituiscono un pericolo per il bambino visto che il mercurio tende ad accumularsi nel corpo e oggi ci sono molte fonti di esposizione al mercurio. Secondo uno studio dell’American Academy of Pediatricians: “Il mercury in tutte le sue forme è tossico per il feto e per i bambini e dovrebbe essere fatto uno sforzo per ridurne l’esposizione per quanto possibile alle donne incinte, bambini, così come la popolazione generale”.
25) In INDIA non è stato fatto nessun tentativo per assicurare che il mercurio ed altri metalli vengano rimossi dai vaccini, semplicemente perché sarebbe rendere i vaccini più costosi.

26) Il Mercurio usato nei vaccini è secondo in tossicità solo alla sostanza radioattiva, Uranium. Il Mercurio è 1000 volte più tossico del piombo. È una neurotossina che può danneggiare l’intero sistema nervoso del bambino. Secondo uno studio condotto dalla Dott. Teresa Binstock, più di 200 sintomi dell’autismo combaciano completamente con i sintomi di avvelenamento da mercurio. Questo studio ha creato scalpore nel mondo politico e il Congresso arrabbiato, ha chiesto un divieto di mercurio nei vaccini. Il governo degli Stati Uniti ha raccomandato che il mercurio non può essere utilizzato nei vaccini. L’industria ha ridotto il  mercurio in alcune singole fiale, ma alcuni vaccini negli Stati Uniti continuano ad avere mercurio in grandi quantità come ingrediente. Nonostante i gruppi di pressione i produttori di vaccini hanno rifiutato di mettere i vaccini a disposizione del mondo in via di sviluppo. Eli Lily, il produttore di mercurio contenente il controverso composto Thimerosal, ha una notevole influenza negli ambienti politici e molti politici di spicco hanno azioni in questa azienda.
27) Il mercurio si accumula nel grasso. Nel cervello, formato principalmente di cellule adipose, si accumula la maggior parte del mercurio e contribuisce alla formazione dei sintomi peculiari nei bambini autistici. È interessante notare che il mercurio etilico, utilizzato nei vaccini, può attraversare la barriera emato-encefalica ed ha una maggiore tendenza ad accumularsi nel cervello. Inoltre ha la tendenza a rimanere lì per molto tempo, in molti casi in modo permanente. Questa presenza è devastante per i neuroni e le cellule cerebrali.
28) Il mercurio utilizzato nei vaccini è il mercurio etilico. Secondo i medici questa è una tossina industriale ed è 1000 volte più tossica del solito metilmercurio. Il mercurio etilico viene assorbito nel corpo più velocemente del metilmercurio e viene convertito in mercurio inorganico che tende a diventare un cumulo fisso nel cervello.
29) L’alluminio nei vaccini rende il mercurio, in qualsiasi forma, 100 volte più tossico attraverso un processo chiamato tossicità sinergica. L’alluminio è usato in dosi molto elevate nei vaccini, apparentemente per provocare una reazione immunitaria.
30) Secondo uno studio l’alluminio e la formaldeide presenti nei vaccini possono aumentare la tossicità del mercurio, in qualsiasi forma, di 1000 volte.
31) Secondo un articolo sull’autismo, se si considera il limite dell’OMS riguardo la presenza di mercurio in acqua, i vaccinati stanno ricevendo 50.000 volte il limite. I limiti fissati, per inciso, sono per gli adulti e non per bambini.

32) In India, l’autismo è emerso come l’epidemia con la più rapida crescita tra i bambini, più del diabete infantile, AIDS e cancro combinati. Secondo uno studio privato svolto dai medici a Nuova Delhi, si è passati da un bambino malato su 500, ad 1 su 37. “Puoi andare in qualsiasi classe di qualunque scuola oggi e trovare un bambino autistico.”, hanno detto i medici. Sonia Gandhi, presidente del Autism Society of India, il 25 luglio 2011 ha dichiarato in una conferenza internazionale sull’autismo in Dhaka, Bangladesh che 8 milioni di bambini in India soffrono di questo disturbo dello spettro debilitante, la cui evoluzione ha sconcertato gli scienziati medici.
33) L’autismo è una disabilità permanente che colpisce il bambino fisicamente, mentalmente ed emotivamente. Rende il bambino privo di qualsiasi contatto sociale. Impedisce sia la crescita fisica che mentale. Distrugge il cervello causando problemi di memoria e di attenzione, gravi. Distrugge anche il sistema immunitario. La maggior parte dei sintomi mostrati dai bambini autistici corrispondono ai sintomi di avvelenamento da metalli pesanti.
34) I bambini autistici soffrono anche di gravi disturbi intestinali. Come riportato dal Dr Andrew Wakefield, un gastroenterologo reputato del Regno Unito, questo è dovuto al ceppo del vaccino vivo del virus del morbillo presente nel vaccino MMR. Molti bambini diventano pienamente autistici dopo aver preso l’MMR, come riferito dai genitori e dai medici curanti. Il dottor Wakefield ha trovato il virus del morbillo nel sangue, budella, tessuto e nel fluido cerebro-spinale (CSF) dei bambini autistici. Questo risultato nonostante fosse stato confermato da numerosi altri studi pubblicati (Dr Timothy Buie, il dottor VK Singh, Kawashima, il dottor James Walker Smith) il Dr Wakefield è stato disonorato dal governo del Regno Unito, che aveva introdotto il vaccino MMR. La sua licenza per praticare nel Regno Unito è stata annullata e il suo studio è stato tirato fuori dal Lancet.
35) Era già noto che i vaccini hanno causato un epidemia di cancro nella società di oggi. Sia il vaiolo che la Oral Polio Vaccine sono costituiti da siero scimmia. Questo siero ha aiutato molti virus di scimmia ad entrare nel flusso sanguigno umano. Di questi l’unico virus ricercato, SV 40, è cancerogeno. Come da recenti rivelazioni, questi virus continuano ad essere presnti nei vaccini. La presenza del SV 40 in vari tumori umani è dimostrato. Oggi è noto che il virus viene trasmesso alle generazioni future, come la sua presenza nel latte materno e negli spermatozoi umani.
36) E’ noto anche, che l’uso di siero di scimmia nei vaccini ha portato al trasferimento del deficit immunitario Simian Virus (SIV) dalle scimmie all’essere umano. Secondo il dottor Robert Gallo, scopritore del virus deficit immunitario umano, l’SIV e l’HIV (che causa l’AIDS) sono indistinguibili.
37) Un cancro del sangue nei neonati (leucemia linfoblastica acuta), che sta colpendo i bambini a migliaia, può essere causato dalla natura estremamente tossica degli ingredienti del vaccino iniettato direttamente nel flusso sanguigno. Questa preoccupazione è stata espressa da un oncologo dell’ospedale di Mumbai che tratta i bambini con questa malattia.
38) L’ittero infantile e il diabete infantile sono scientificamente collegati ai vaccini tossici.
39) I vaccini non contengono solo il siero proveniente da scimpanzé e scimmie, ma anche da mucche, maiali, polli, uova, cavalli e persino da tessuti umani (linee cellulari) estratte da feti abortiti.

40) Morte e invalidità permanente da vaccino è comune e conosciuta dalla comunità medica. Essi sono incaricati dal governo di tacere e di non associare tali casi con i vaccini prescritti dai medici dell’IMA.
41) Molti medici sostengono che le malattie dell’infanzia sono dovute al corpo che esercita il suo sistema immunitario. Sopprimere queste malattie induce il sistema immunitario a rimanere non sviluppato causando vari disturbi autoimmuni negli adulti come il diabete e l’artrite che sono diventati epidemie.
42) I vaccini sopprimono l’immunità naturale e il corpo non ha più anticorpi naturali. Il latte materno, pertanto, non contiene anticorpi naturali e non può più proteggere il bambino dalle malattie.
43) Negli USA, gli effetti negativi dei vaccini sono registrati e il governo offre risarcimenti di milioni di dollari alle vittime (il caso più recente può aver ricevuto fino a $ 200 milioni di danni dalla Vaccine Court). I tribunali negli Stati Uniti hanno pagato quasi $ 2 miliardi di danni finora.
44) È stato scientificamente provato che i vaccini non possono prevenire le malattie. Ancora non ne sappiamo abbastanza sul sistema immunitario umano e, pertanto, non dovremo interferire con esso. Secondo gli immunologi “il sistema immunitario è in grado di convertire una massiccia forza negativa tanto da far vergognare il diavolo”.
45) Non esiste un sistema per trattare le malattie da vaccino. I genitori devono correre da un ospedale all’altro. I tentativi da parte di medici altamente qualificati di tutto il mondo di trattare i bambini autistici attraverso interventi biomedici, come la fornitura di nutrienti essenziali, correzione della dieta, terapia iperbarica, stanare i metalli pesanti e le tossine dal corpo, ecc, sono state disapprovati e scoraggiati. I medici sono anche stati perseguitati perché tendono a scoprire che i vaccini sono la causa del danno.
46) La vaccinazione, essendo un programma medico di massa che viene accettata senza dubbio, diventa il trampolino di lancio ideale per il bioterrorismo. I paesi potenti possono diffondere epidemie letali semplicemente inquinando i vaccini con agenti biogenetici. Gli Stati Uniti hanno consegnato la ricerca sui vaccini ad un’unità di bioterrorismo chiamata BARDA che prende i comandi dal Pentagono.
47) ​​Un vaccino contro l’influenza aviaria è già stato messo a punto dal Pentagono per essere usato come agente di guerra biologica.
48) I vaccini sono utilizzati anche per garantire il controllo della popolazione. Un lotto di vaccino  del tetano è stato usato in molti paesi asiatici per rendere la popolazione femminile sterile. Ciò è stato fatto introducendo un ormone che induce gli anticorpi ad abortire il feto quando inizia a formarsi. In India, Saheli, una ONG che lotta per i diritti delle donne ha presentato un PIL contro questo fenomeno.
49) Il mercurio, è noto per interferire con il sistema endocrino e indurre la sterilità in maschi e femmine. Il Polisorbato-80, un altro ingrediente dei vaccini, è anche noto per provocare sterilità.

50) Per l’US Institute Of Medicine, la ricerca per un probabile legame tra vaccini e autismo non dovrebbe essere condotta. L’Istituto di Medicina nel suo ultimo rapporto sui vaccini e autismo del 2004, ha detto che ulteriori ricerche sulla questione vaccino è controproducente: “Trovare una predisposizione a questo rischio in alcuni neonati rimetterebbe in discussione la strategia di vaccinazione universale che è un fondamento dei programmi di immunizzazione e potrebbe portare ad un rifiuto diffuso dei vaccini”. L’IOM ha concluso che gli sforzi per trovare un legame tra vaccini e autismo “devono essere bilanciati con il più ampio beneficio del programma attuale dei vaccini per tutti i bambini”. Gli studi però, intrinsecamente parziali che cercano di confutare un legame tra vaccini e autismo, sono stati autorizzati e finanziati dal CDC. Il Coordinatore principale di molti di questi studi Dott. Paul Thorsen, è venuto recentemente alla ribalta nelle notizie per riciclaggio di denaro e appropriazione indebita in modo fraudolento di un pezzo enorme di fondi per la ricerca, incanalati verso questi studi mettendo in discussione la veridicità della conclusione raggiunta in questi studi. Lo studio CDC svolto dal dottor Thomas Verstraeten, sono stati manipolati come rivelato dagli attivisti di RTI. Infatti nella versione pubblicata dello studio non ci sono prove di un legame con l’autismo. Non è stato rivelato però, che il Dr. Verstraeten aveva lasciato il CDC per andare a lavorare da Glaxo, un produttore di vaccini. Oggi sappiamo che i vaccini potrebbero far correre ai nostri figli pericoli non piccoli, ma preferisco lasciare al Lettore il compito di rispondere a queste domande ricordandogli solo che la letteratura medica contiene migliaia di articoli che documentano i danni da vaccini.
I medici vaccinatori ci garantiscono che tutti i vaccini sono innocui, ma quando i genitori che hanno più paura di danneggiare loro figlio che di fare “brutta figura” davanti i medici vaccinatori chiedono loro di mettere per iscritto che la vaccinazione non causerà alcun danno al bambino … nessuno di questi medici osa mettere la sua firma su un tale documento. Perché?

Vedi anche:

Dottore se vuoi fare vaccinare mio figlio firmami il Modulo di Responsabilita'!

Fonte: https://medicbunker-la-verita.blogspot.it/2017/03/50-motivi-per-non-vaccinare-i-bambini.html

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01 marzo 2017

12 MOTIVI per NON VACCINARE BAMBINI. (Ricaricato, dopo che la mafia medica di Stato ha fatto rimuovere il video da Youtube)

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 12 MOTIVI per NON VACCINARE BAMBINI


Le 12 principali cause di pericolosità dei VACCINI PEDIATRICI
Qual è il pericolo e quali le alternative ai vaccini.
Disamina del Dott. Roberto Gava
laureato in Medicina all’Università di Padova,

specializzato in Cardiologia, Farmacologia Clinica 
e Tossicologia Medica.

Dopo dieci anni di lavoro in ambiente universitario (www.robertogava.it)
da una quindicina di anni sta cercando di studiare gli approcci medici non convenzionali.

I 12 punti sono tratti dal libro
"Le vaccinazioni pediatriche" del Dott. Roberto Gava
Domande di NapoliTime alla Ministra Lorenzin  


(Visita la nostra pagina - ► Medic Bunker La Verità◄ - per ulteriori foto e notizie)

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24 ottobre 2016

GAVA, IL MEDICO “ANTIVACCINI” PERSEGUITATO, QUALI SONO GLI SCOPI DEL NOSTRO GOVERNO?

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Massima solidarieta al dr.Roberto Gava schieriamoci tutti contro tutte le menzogne e gli attacchi nei Suoi confronti.
#IOSTOCONGAVA  l’hashtag che si legge a furor di popolo sui social.
gava
Chiediamo a gran voce un confronto pubblico aperto a tutta la comunità scientifica.
(A fine articolo il CV del dr.Gava)
E’ ABOMINEVOLE E CRIMINALE non dare spazio a questi dottori i quali espongono i propri studi basati su evidenze inconfutabili.
DIAMO SPAZIO ALLA COMUNITA’ SCIENTIFICA.
LA CENSURA CONTINUA.  Perchè tanta paura?
Perchè questi attacchi? Perchè addirittura una USL arriva al punto di combattere contro la trasparenza richiesta dal popolo? Perchè arrivare a richiedere l’obbligatorietà di una profilassi che nulla ha a che fare con la libertà genitoriale ,in questi anni,ripetutamente VIOLATA dai nostri organi istituzionali?
Forse il nostro Ministero non ha ben chiaro un concetto sulla tanto discussa  “Teoria vaccinale”. Si chiama “TEORIA” per un motivo e ve lo spieghiamo con un esempio.
Mentre ci si perde in chiacchiere, se andiamo a confrontare i dati delle Coperture vacciali di OGNI REGIONE ITALIANA –previste entro i 24 mesi di età- anno 2015 (basti guardare sul sito di Epicentro, i dati di copertura vaccinale per Regione e per anno in ordine decrescente) , la zona di “P.A. Bolzano”  riporta un dato che avrebbe dovuto allarmare la stessa OMS.
MA NESSUNA EPIDEMIA vi è stata. 
Questo palesa una grande verità.
Non sono i “negazionisti” ad alimentare la paura nei cittadini ma l’assoluta mancanza di trasparenza e la censura perpetrata che non garantisce una consapevolezza tanto desiderata.
Consigliamo pertato al nostro premier Renzi, di occuparsi di ciò che al popolo serve davvero. Che si occupi ad esempio  dei TAGLI DELLA SANITA’.
Tutto ciò è ridicolo. Chiunque può parlare (la nostra Ministra Lorenzin non è un medico) ma medici come il dr. Gava,vengono censurati.
E’ ora di chiudere questo circolo vizioso volto solo a generare profitti di chi si è già troppo “abbuffato” sulle spalle di un popolo nel baratro.

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Articolo riportato da www.pressreader.com

L’USL VUOLE FERMARE GLI INCONTRI DEL MEDICO «ANTI-VACCINI»

TREVISO, SCOPPIA IL CASO GAVA. DONAZZAN: «TORNI L’OBBLIGO»

TREVISO Dopo la procedura aperta dall’Ordine dei Medici, nei confronti del cardiologo «anti-vaccinista» Roberto Gava potrebbe arrivare presto anche una diffida a sospendere immediatamente gli incontri e le conferenze in cui sconsiglia la profilassi e suggerisce terapie alternative. Il suo fascicolo finirà presto sul tavolo dell’ufficio legale dell’Usl 8 perché sia valutato e approfondito.
Gava — è vero — è un cardiologo con incarico all’Usl 8 di Castelfranco; ma esercita anche in privato, nel suo studio di Padova, dove si presenta come tossicologo e omeopata. Non solo: gode di un enorme seguito su internet, dove i suoi consigli e le sue pratiche sono condivise da migliaia di persone.
Gava invita i medici a «porsi il quesito», ma non è questo che la scienza, il Ministero e le Usl venete sostengono, e non è nemmeno la linea della Regione Veneto che sta riaprendo la discussione sulle mancate vaccinazioni e sui rischi per la salute pubblica.
Gava, come detto, è finito nel mirino dell’Ordine dei Medici, ma nel frattempo l’attività convegnistica continua: sabato 5 novembre è previsto un incontro a Vicenza e, dopo le tappe di Bologna e Milano, sarà a Treviso il 17 dicembre. La diversità di opinione va rispettata, sostiene il direttore generale della sanità trevigiana Francesco Benazzi, «ma lavorando in un’istituzione bisogna rispettarne le regole». Anche all’esterno.
Inoltre il dottore ha cominciato anche a girare l’Italia, per tenere conferenze pubbliche: è in queste sedi, davanti ad anche centinaia di persone (tutte paganti, l’ingresso costa 50 euro a testa), che sostiene gli approcci non convenzionali e suggerisce ai colleghi di aprire a nuove tecniche terapeutiche, indicando «la via più corretta per evitare le vaccinazioni e per prevenire o curare i principali danni da vaccini», come scrive nella presentazione di uno dei suoi libri.
Intanto, dopo il governatore Luca Zaia, che al nostro giornale ha dichiarato che se avesse un figlio lo farebbe senz’altro vaccinare, e dopo che anche il Pd ha presentato in Regione un disegno di legge per la reintroduzione dell’obbligo vaccinale in Veneto (tolto nel 2007, unico caso in Italia), ieri sul tema è intervenuta anche l’assessore regionale all’Istruzione, Elena Donazzan. Nove anni fa aveva espresso voto contrario alla soppressione dell’obbligo, e ora insiste per la sospensione o revisione di quella legge. «È indispensabile agire sul mondo dell’istruzione coinvolgendo pediatri e servizi di igiene pubblica in una campagna rivolta ai genitori, soprattutto per la fascia dei nidi».
Donazzan si dice quindi favorevole alla riapertura del dibattito: «Bene l’annunciato confronto della commissione sanità del Consiglio regionale con il Comitato tecnico scientifico sulla pratica vaccinale in Veneto – ha commentato – e bene anche la proposta di legge presentata dall’opposizione che chiede il ripristino delle vaccinazioni per l’iscrizione a nidi e scuole. Mi attiverò subito con il collega alla sanità Coletto per pianificare interventi informativi chiari e mirati alle famiglie sui comportamenti più idonei per garantire profilassi e salute pubblica».
FONTE



Il Dr. Roberto Gava si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Padova, si è specializzato in Cardiologia, Farmacologia Clinica e Tossicologia Medica, per poi perfezionarsi in Agopuntura Cinese, Omeopatia Classica, Bioetica .
Dopo più di dieci anni di lavoro in ambiente universitario ed essere stato autore di due libri di Farmacologia e numerose pubblicazioni scientifiche, da una ventina d’anni sta cercando di studiare gli approcci medici non convenzionali rivedendoli anche alla luce delle attuali conoscenze scientifiche, essendosi convinto che il medico deve aprirsi a molte tecniche terapeutiche scegliendo di volta in volta per il suo paziente quella più appropriata.
L’uomo, infatti, è un mistero all’uomo stesso e ogni paziente ha la sua storia e la sua individualità: il medico non può non considerare l’unicità e l’unitarietà di ogni persona, specialmente quando questa è malata e cerca la salute.
Per info più dettagliate cliccare il seguente link
http://www.robertogava.it/curriculum tratto dal sito www.vacciniinforma.it

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21 ottobre 2015

Vaccinazioni Pediatriche: Lettera aperta al Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità

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CATEGORIE: Vaccinazioni

Ill.mo Prof. Ricciardi,

le Sue recenti prese di posizione pubbliche in merito alle vaccinazioni pediatriche ci inducono a scriverLe per chiarirLe alcuni aspetti che meritano un approfondimento e una riflessione serena.

Oggigiorno, un qualsiasi medico dotato di buon senso e di un minimo di conoscenza scientifica non può essere contro le vaccinazioni pediatriche
 e infatti conosciamo tutti l'utilità di questa pratica sanitaria.

Molti anni di studio quotidiano della letteratura scientifica, con la quale abbiamo sempre documentato le nostre affermazioni e pubblicazioni sia scientifiche sia divulgative, ci hanno permesso di conoscere a fondo l'utilità ma anche i limiti delle vaccinazioni, che all'inizio noi sostenevamo e che molto frequentemente anche praticavamo. Però, questi 35-40 anni di pratica medica specialistica accanto al bambino malato, non frettolosa ma fatta di osservazione e di ascolto, di considerazione di quello che lui ci comunica e subliminale e di quello che i genitori raccontano, ci ha aperto gli occhi sulla realtà delle reazioni avverse causate dalle vaccinazioni pediatriche.

Ci siamo infatti accorti che, dopo un'osservazione minuziosa e prolungata nel tempo di bambini vaccinati e non vaccinati, questi ultimi appaiono indubbiamente e globalmente più sani, meno soggetti alle patologie infettive, specie delle prime vie aeree, meno soggetti ai disturbi intestinali e alle patologie croniche, meno soggetti a patologie neurologiche e comportamentali e scarsi consumatori di farmaci e di interventi sanitari. Può capire, quindi, che la nostra osservazione non è rivolta solo alle patologie specificatamente interessate dalle vaccinazioni, ma alla salute globale del bambino, perché crediamo che questa sia la finalità e il dovere di ogni Medico. Certo, è un dato che nasce dall'esperienza clinica quotidiana ma siamo disponibili a partecipare a un'indagine organizzata dal Suo Istituto che confronti nel modo più rigoroso lo stato di salute dei bambini completamente vaccinati con quella dei bambini mai vaccinati.

Pertanto, per quanto riguarda le reazioni avverse causate dalle vaccinazioni pediatriche, noi non intendiamo solo quelle reazioni gravi, mortali o gravemente invalidanti, che ogni tanto si possono avere e che nessun medico dotato di buon senso osa negare.Ci riferiamo invece a quella parte molto più numerosa di effetti indesiderati che sembrano essere collaterali alla pratica vaccinale e che sono frutto di una alterazione immunitaria tutt'altro che irrilevante per un neonato o comunque per un organismo immunologicamente immaturo.

Sono queste conseguenze della pratica vaccinale che ci preoccupano, perché notiamo che dopo le vaccinazioni molti bambini, ad esempio, reagiscono con l'innalzamento della temperatura (che è una classica reazione immunitaria ad una noxa esterna),subiscono un'alterazione di quelle che prima erano le loro normali funzioni digestive e/o della regolarità del loro ritmo sonno-veglia (espressione di una risposta multisistemica), diventano più irritabili, piangono in modo inconsolabile e regrediscono in alcune abilità prima acquisite (a testimonianza che c'è stato una irritazione a livello del sistema nervoso centrale).

Queste evidenze
, che qualsiasi medico attento e osservatore può notare ovviamente non in tutti ma in alcuni bambini da poco vaccinati, ci hanno interrogati sulla innocuità non tanto del singolo vaccino, ma specialmente sul modo in cui noi oggi pratichiamo le vaccinazioni pediatriche.

Sappiamo tutti che i germi vengono fermati dalle barriere fisiologiche di un organismo con sistema immunitario normofunzionante, sappiamo che c'è un'interazione essenziale tra i Pathogen-Associated Molecular Pattern (PAMP) dei germi e i Toll-Like Receptors (TLR) e che la stimolazione di questi recettori attiva una via di segnalazione che comporta l'induzione di geni anti-microbici, di citochine pro-infiammatorie (IL-1β, TNF-α, IL-6) e di prostaglandine che inducono un'attivazione del sistema immunitario, mentre l'inoculazione parenterale degli antigeni vaccinali induce una soppressione immunitaria (anche se quasi sempre temporanea).

Pertanto, se lasciamo da parte affermazioni non supportate scientificamente, come quelle di coloro che dicono che un neonato viene a contatto attraverso le mucose con molti più antigeni batterici e virali di quelli contenuti nelle fiale vaccinali, dimenticando che i vaccini a cui ci riferiamo in questo contesto by-passano completamente le barriere fisiologiche dell'organismo pediatrico ed entrano direttamente in circolo, e se lasciamo da parte affermazioni semplicistiche che i vaccini sono assolutamente sicuri, dimenticando le numerosissime revoche di commercializzazione di molte loro specialità, i numerosi casi mortali riportati in letteratura poche ore dopo la loro somministrazione, non possiamo non osservare che la pratica vaccinale attuale offre il fianco a molte perplessità e per questo è sede di accese dispute in ambito scientifico, sia per le sue conseguenze sul sistema immunitario sia perché è basata su un trattamento di massa che prevede la somministrazione a tutti i bambini degli stessi vaccini ad una medesima e precocissima età, senza tener conto dell'anamnesi familiare e personale e dello stato differente di salute dei piccoli e dell'ambiente in cui vivono.

Noi crediamo che la Medicina del Futuro
, alla quale ogni Operatore Sanitario è chiamato a dare il piccolo ma sempre prezioso apporto, sarà una Medicina dove si imporrà la Prevenzione Primaria e questa non può certamente essere basata sull'uso dei farmacima prima di tutto su una corretta igiene di vita (alimentare, cinetica, psicologica, socio-culturale, ecc.) e su azioni di salvaguardia e di bonifica dell'ambiente, argomento quest'ultimo che è diventato un'emergenza primaria che secondo noi avrebbe bisogno, da parte Sua e dell'Istituto che Lei presiede, di interventi immediati che riteniamo addirittura molto più prioritari di quelli riguardanti le vaccinazioni.

Considerazioni preliminari
1 - Obiettivo della Medicina Preventiva è quello di proteggere i bambini dalle malattie ricorrendo a trattamenti di provata innocuità (Primum non nocere), pertanto senza sottoporli ad alcun rischio farmacologico.
2 - La Farmacologia Moderna, ad esclusione di condizioni estreme di emergenza pubblica, non contempla farmaci che possono essere somministrati in modo generalizzato, incondizionato e indiscriminato a tutta la popolazione, cioè senza un adeguato studio della persona volto a personalizzare il trattamento e valutare correttamente il rapporto rischio/beneficio per ogni singolo ricevente.
3 - I vaccini sono farmaci veri e propri e come tali hanno indicazioni, non indicazioni e controindicazioni, perciò possono sicuramente causare anche reazioni avverse.
4 - Se usati adeguatamente e attentamente personalizzati, i vaccini possono essere molto utili per ridurre nel ricevente la probabilità di ammalarsi di alcune specifiche patologie infettive.
5 - La Legge italiana attuale impone 4 vaccinazioni pediatriche obbligatorie (antidifterica, antitetanica, antipoliomielitica e antiepatitica B), ma la prassi quotidiana ne somministra 7 senza spiegazione e possibilità di appello.
6 - Nelle attuali condizioni socio-sanitarie del nostro Paese, non sembra essere assolutamente né necessario né urgente ricorrere alle vaccinazioni di massa con 7 vaccini contemporanei nei primissimi mesi di vita, quando il sistema immunitario è totalmente immaturo e quindi facilmente squilibrabile. Infatti, la quasi totalità dei Paesi dell'Europa Occidentale non impone alcuna vaccinazione, ma si limita a formulare delle raccomandazioni: dei 29 Paesi dell'Unione Europea (i 27 dell'UE più Norvegia e Islanda), 17 non hanno alcuna vaccinazione obbligatoria (quasi tutti i Paesi dell'Europa Occidentale più Estonia e Lituania); tra i Paesi dell'Europa Occidentale, hanno vaccinazioni obbligatorie solo Italia e Grecia (con 4 vaccini) e Francia (con 3 vaccini).
7 - Oggi i bambini sono immunologicamente più deboli dei coetanei di qualche decennio fa per molteplici motivi: maggior numero di fattori di malattia o di non-salute nei genitori; alimentazione nutrizionalmente più povera e squilibrata; ambiente più inquinato; più facile ricorso a trattamenti farmacologici sia nella madre durante gravidanza, parto e/o allattamento, sia nel neonato; maggior incidenza di parti cesarei, ecc.
8 - La letteratura scientifica attuale conferma l'evidenza clinica che quanto maggiore è il numero dei vaccini somministrati contemporaneamente e quanto più è piccolo e/o nato prematuramente il bambino, tanto maggiori sono i rischi di reazioni avverse.
9 - Le attuali conoscenze di immunologia non considerano razionale la somministrazione parenterale contemporanea di 7 antigeni vaccinali ad un neonato di pochi mesi di vita, anche perché in Natura, indipendentemente dal grado di contagio, non si manifestano mai simultaneamente 7 patologie infettive e ciò significa che l'organismo non è fisiologicamente idoneo a gestire una tale evenienza.
10 - Se esistono vaccini pediatrici multipli, non capiamo perché non debbano essere commercializzati anche i medesimi vaccini singoli; infatti, ad esempio, non è chiaro perché una donna, che prima di una eventuale futura gravidanza desideri vaccinarsi contro la rosolia, debba essere obbligata ad inocularsi anche i vaccini contro il morbillo e la parotite (vaccino MPR).
11 - Nella letteratura scientifica, soprattutto negli USA, esiste attualmente una accesa discussione sia sul rapporto rischio/beneficio del vaccino trivalente MPR (contro Morbillo-Parotite-Rosolia) a virus vivi attenuati, sia sull'utilità e sull'efficacia del vaccino anti-HPV (contro il Papillomavirus Umano).
12 - Quest'ultimo è stato commercializzato molto prima che fossero disponibili dati certi sulla sua capacità di ridurre il rischio di tumore della cervice uterina e a tutt'oggi sono disponibili solo estrapolazioni statistiche sulla reale capacità di prevenzione tumorale da parte del vaccino anti-HPV (in ogni caso, sappiamo che può potenzialmente proteggere solo verso 2 dei 13 genotipi virali ad alto rischio oncologico); inoltre, mancano totalmente dei dati longitudinali di farmacovigilanza attiva sul suo reale rapporto rischio/beneficio dopo somministrazione in bambine di 11-12 anni d'età (per tale motivo in alcuni Paesi il vaccino è stato ritirato per precauzione e in Francia, Spagna e Italia centinaia di medici hanno firmato una petizione per sospenderne l'inoculazione).
13 - Recentemente, il vaccino antinfluenzale viene consigliato anche nei bambini sotto l'anno di età, ma è noto che le prove scientifiche che avvalorano la sua efficacia e il suo rapporto rischio/beneficio sono estremamente scarse, deboli e discutibili, sia per la vaccinazione pediatrica che per quella dell'adulto.
14 - I bambini nati prematuri o che hanno riportato una patologia acuta nei primi mesi di vita o che sono ancora affetti da qualche patologia infettiva acuta o che l'hanno superata da poche settimane o che hanno ricevuto farmaci interferenti con il sistema immunitario (antibiotici, cortisonici e/o altri immunosoppressori) nei primi mesi di vita o che hanno subito interventi chirurgici in anestesia generale o che hanno alterazioni immunitarie o che sono figli di genitori con patologie immunitarie o metaboliche o che vivono intensi (per loro) stress psichici o che si trovano in qualsiasi altra condizione squilibrante il loro già debole e precario equilibrio immunitario, sono sicuramente a maggior rischio di danni vaccinali.
15 - Le reazioni avverse dei vaccini non dipendono solo dalla componente antigenica di questi ultimi, ma anche dai loro componenti tossicologici (adiuvanti e conservanti) e sappiamo bene che l'innocuità a lungo termine della somministrazione parenterale in neonati di questi composti, singoli e/o variamente associati tra loro, non è sufficientemente dimostrata, mentre esistono prove scientifiche della tossicità e pericolosità isolata di alcuni di essi, sia in vitro, sia negli animali da laboratorio, sia nell'uomo. Inoltre, è noto che più è piccolo il bambino, maggiore deve essere la quota di antigene necessaria a innescare la risposta immunitaria.
16 - Purtroppo, nel nostro Paese la pratica della segnalazione delle sospette reazioni avverse a farmaci e vaccini è poco attuata e in alcuni casi è addirittura misconosciuta o addirittura ostacolata, per cui queste segnalazioni sono fortemente sottostimate sia quantitativamente che qualitativamente.
17 - Da molti anni giungono nel nostro Paese, rispetto altri Paesi europei, numerosi immigrati extracomunitari e questo dato suscita allarmi ingiustificati: il fenomeno migratorio, ormai consolidato da decenni in Europa, non ha mai causato la diffusione di poliomielite o difterite neanche nei Paesi europei che hanno basse coperture vaccinali, per esempio come l'Austria (circa 85% di copertura vaccinale: dati OMS e Unicef). È noto invece che gli immigrati, a causa delle precarie condizioni di vita in cui si vengono a trovare, possono essere portatori di ben altre patologie, come tubercolosi, scabbia, salmonellosi, ecc.
18 - In queste ultime settimane si sta parlando molto di “crollo delle coperture vaccinali” in Italia, ma verificando il dato suEpicentro, abbiamo notato che la flessione media nella copertura è stata molto debole (Allegato 1).
19 - Inoltre, non dimentichiamo che il dato del 95% di copertura vaccinale è l'obiettivo prefissato dal Piano Nazionale Vaccini, non però dalla letteratura scientifica. Per fare un esempio, nel libro Vaccines di Stanley A. Plotkin, Walter A. Orenstein e Paul A. Offit, con la prefazione di Bill Gates (autori notoriamente favorevoli alla pratica vaccinale), sono riportate le soglie ritenute necessarie per ogni malattia infettiva per ottenere la cosiddetta immunità di gregge (herd immunity) nei Paesi occidentali. La tabella riportata (Allegato 2) evidenzia chiaramente che la soglia minima del 95% è totalmente ingiustificata e non deve spaventare.
20 - I dati epidemiologici attuali riguardanti la poliomielite dimostrano che non c'è alcuna evidenza scientifica che il calo delle coperture vaccinali sotto il 95% ponga la popolazione a rischio di epidemie infettive (cfr. ad esempio l'esperienza di Austria, Bosnia e Ucraina). Molti Paesi appartenenti a Regioni geografiche OMS delle Americhe e del Pacifico sono “Polio Free” nonostante abbiano coperture vaccinali ritenute nettamente al di sotto del 95%. Questo tetto percentuale, inoltre, è frutto di una stima statistica e ha un valore puramente orientativo.
21 - Oggi viviamo in un ambiente gravemente inquinato dal punto di vista tossicologico e la letteratura scientifica di questi ultimi anni correla l'inquinamento con molte patologie sia neuropsichiatriche, sia metaboliche, sia degenerative del bambino, patologie che hanno sempre alla base un interessamento immunitario sul quale l'alterazione indotta da precoci e multiple vaccinazioni può aggiungersi come fattore sinergico paragonabile a quella “goccia che può far traboccare il vaso”.

La nostra proposta, pertanto, è così articolata
1 - Obiettivo di ogni trattamento medico deve essere sempre la sua personalizzazione, perché deve essere adattato alle caratteristiche personali, nutrizionali, familiari, ambientali e sociali di ogni singola persona. La ricerca medica va in questa direzione: si punta sulla personalizzazione della terapia, si cercano i farmaci più efficaci ad esempio anche in base al genoma dell'individuo.
2 - I genitori sono i primi responsabili della salute dei loro figli. Nell'ambito dei temi sociali oramai correnti e universalmente accettati della democratizzazione della Medicina, della libertà di scelta terapeutica, della collaborazione del paziente con il medico all'atto terapeutico e dell'obbligatorietà della consapevolezza, cioè del “consenso informato” da parte del paziente, i genitori dovrebbero essere esaustivamente informati sulla reale necessità e sul rischio/beneficio di ciascun vaccino pediatrico. Di tale azione e responsabilità dovrebbero essere investiti anche i Pediatri di Libera Scelta e le Istituzioni Sanitarie locali.
3 - Nel rispetto della Costituzione Italiana, per garantire la vera tutela della salute è necessario che chi opera nel campo sanitario pubblico non si trovi in alcuna condizione di conflitto di interessi.
4 - Per l'adeguamento dell'Italia alle norme vaccinali attualmente in uso in tutti gli Stati Europei socialmente e culturalmente simili al nostro (come Regno Unito, Germania, Austria, Spagna, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Portogallo), riteniamo doveroso che venga superato l'obbligo vaccinale. Le mutate condizioni socio-sanitarie e le maggiori consapevolezza, responsabilità e maturità delle attuali e future nuove generazioni di genitori permettono sicuramente di impostare una Medicina Preventiva più moderna e farmacologicamente più razionale, cioè personalizzata in base alle caratteristiche biopatografiche e ambientali dei vaccinandi. Un tale approccio, inoltre, ridurrebbe sicuramente il rischio degli effetti indesiderati dei vaccini.
5 - Prima della vaccinazione, il Pediatra di Libera Scelta dovrebbe raccogliere una dettagliata anamnesi dei genitori, dei parenti prossimi e del bambino stesso, considerando tutti i fattori che influenzano la salute di quest'ultimo nella sua globalità, perché su di lui si ripercuotono anche le condizioni socio-ambientali del territorio in cui vive e quelle lavorative, economiche, nutrizionali, tossicologiche e psico-comportamentali dei componenti della sua famiglia.
6 - Prima della vaccinazione, il Pediatra di Libera Scelta dovrebbe escludere prudenzialmente eventuali controindicazioni alle vaccinazioni e a tale scopo, nel caso lo ritenesse opportuno, dovrebbe eventualmente sottoporre il bambino ad accertamenti laboratoristico-strumentali volti a valutare le sue condizioni immunitarie e nutrizionali, ricercando in particolare la presenza dei marker di flogosi.
7 - Nel momento della vaccinazione, il bambino deve essere sempre in perfetta salute, sia fisica che psichica.
8 - Il Medico Vaccinatore dovrebbe eseguire la vaccinazione solo dopo aver escluso eventuali malattie acute recenti o in atto, dopo aver escluso la presenza di eventuali controindicazioni e dopo aver visitato attentamente il vaccinando: è ovvio che un bambino ha diritto alla massima attenzione.
9 - Nel rispetto della Legge attuale, deve essere garantita la possibilità di eseguire solo le 4 vaccinazioni obbligatorie.
10 - Per ridurre il rischio di reazioni avverse dei vaccini, le vaccinazioni obbligatorie dovrebbero essere iniziate almeno nel secondo semestre di vita, ma dato che ci possono essere delle condizioni specifiche che consiglino un uso anticipato o posticipato di qualche vaccinazione, è necessario che tutti i vaccini (non solo i 4 obbligatori per il nostro Paese, ma anche gli altri, specificatamente quello per la rosolia) vengano commercializzati anche singolarmente per permettere la massima personalizzazione terapeutica.
11 - Allo scopo di essere stimolati a crescere sempre più in consapevolezza e responsabilità verso la pratica vaccinale attuata nei loro figli, i genitori dovrebbero ricevere dal Medico Vaccinatore le schede tecniche dei vaccini in modo da conoscere le proprietà, le controindicazioni, le componenti tossicologiche e le reazioni avverse di ogni farmaco che loro figlio riceverà e poter eventualmente segnalare prontamente eventuali reazioni avverse. Medici e personale addetto alla somministrazione dei vaccini dovrebbero essere opportunamente formati per rendere facilmente fruibili da parte di tutti i genitori tali informazioni.
12 - Nello stesso momento, i genitori hanno il dovere e il diritto di essere informati sull'esistenza della Legge 210 del 1992 inerente le modalità per ottenere l'indennizzo per i danni vaccinali; una legge che deve essere reperibile, esposta e ben consultabile presso la sede dei Servizi di Igiene e di Immunoprofilassi.
13 - Alla luce del fatto che i vaccini, come tutti i farmaci, possono causare dei danni nel vaccinato, sia a rapida che a lenta e tardiva comparsa, per il bene del proprio figlio e per un dovere morale nei confronti degli altri bambini che in futuro verranno vaccinati, i genitori devono essere anche adeguatamente istruiti a segnalare una qualsiasi alterazione o anomalia o cambiamento fisico e/o psichico nel bambino da poco vaccinato avvisando tempestivamente il proprio Pediatra di Libera Scelta e chiedendo, oltre all'ovvia visita medica del piccolo paziente, anche un adeguato trattamento curativo dei disturbi in atto e un trattamento preventivo verso eventuali ulteriori aggravamenti che potrebbero comparire a breve e/o lungo termine.
14 - Nel caso abbia il semplice sospetto di una reazione avversa vaccinale, il Pediatra di Libera Scelta ha sempre il dovere dicompilare la scheda di Segnalazione di Sospetta Reazione Avversa (D.M. 23.12.2003). A nostro avviso, va ripristinato l'obbligo di segnalazione della sospetta reazione avversa, accanto ad un meccanismo di incentivazione di questa pratica.

A nostro avviso, un tale approccio vaccinale garantirebbe una migliore difesa della salute pediatrica nei confronti delle malattie infettive ponendo più attenzione ai nostri figli, riducendo il rischio dei danni da vaccino e personalizzando ogni intervento preventivo adattando le più recenti conoscenze scientifiche alle reali necessità pediatriche individuali in considerazioni anche delle attuali modificate condizioni socio-ambientali del nostro Paese.

Questa lettera è stata firmata solo da alcuni di noi per motivi di semplicità, ma sono moltissimi i Medici e le Associazioni che condividono questi concetti che Le abbiamo esposto.
Inoltre, siamo altrettanto certi che sarebbero pronti a firmare decine di migliaia di genitori italiani che si basano su questi principie che prima di noi si sono accorti che le vaccinazioni pediatriche praticate nel modo finora utilizzato hanno causato dei danni lievi o gravi ai loro figli.

Se il tema delle vaccinazioni è fortemente dibattuto a livello internazionale in questi ultimi anni, è perché l'argomento è ancora scientificamente aperto e allora se vogliamo servire la Verità abbiamo solo una possibilità: unirci tutti attorno ad un tavolo scientifico e discutere l'argomento con cuore aperto e libero da conflitti di interesse. Questo è il Bene della Medicina, il resto è coercizione cieca e scontro frontale che prima o poi si rivelerà contro tutti noi.
Inoltre, noi non chiediamo di andare contro le linee guida internazionali sulle vaccinazioni pediatriche, ma desideriamo aiutare l'Italia ad avanzare nel cammino della Comunità Europea verso la liberalizzazione delle vaccinazioni lasciando ai genitori, dopo averli concretamente e correttamente informati sui pro e contro dei farmaci vaccinali, la decisione finale di accettare o meno questo trattamento.
In fin dei conti, i genitori di oggi esigono giustamente di svolgere i loro diritti di primi seppur non unici responsabili della vita e della salute dei loro figli, ma è palese che in questo cammino hanno bisogno di essere guidati e consigliati dagli Specialisti del settore, in particolare da coloro che sono investiti di cariche istituzionali.
Auspicando che Lei e il Suo autorevole Istituto abbiate compreso la motivazione profonda che ci ha spinti a scrivere questo documento, cogliamo l'occasione per porgere cordiali saluti


Roberto Gava, farmacologo, tossicologo e cardiologo, vice-Presidente AsSIS (Padova)
Eugenio Serravalle, pediatra, puericultore e patologo neonatale, Presidente AsSIS (Pisa)
Maurizio Proietti, ricercatore dell'ISDE e Presidente Commissione Scientifica AsSIS (L’Aquila)
Carlo Alessandria, gastroenterologo (Torino)
Giovanni Alvino, ginecologo, urologo (Salerno)
Rosario Amelio, dirigente medico (Catanzaro)
Maria Cristina Andreotti, medico di medicina generale (Modena)
Rita Baraldi, radiologa (Ferrara)
Maurizio Bardi, medico di medicina generale (Milano)
Innocenza Berni, medico di medicina chimico-clinica (Viterbo)
Laura Borghi, medico di biochimica e chimica clinica (Milano)
Luigi Brunino, medicina fisica e riabilitazione (Padova)
Paolo Campanella, medico di medicina generale (Varese)
Maurizio Cannarozzo, medicina del lavoro e psicoterapeuta (Trieste)
Anna Cesa-Bianchi, pediatra e medico in scienza dell’alimentazione (Sondrio)
Goffredo Chiavelli, pediatra (Treviso)
Giancarlo Cimino, pediatra (Cagliari)
Salvatore Coco, medico di medicina generale (Catania)
Marco Colla, chirurgo d'urgenza (Biella)
Donatella Confalonieri, infettivologa (Mantova)
Ruggero Alberto Consarino, ginecologo (Modena)
Maurizio Conte, pediatra (Roma)
Mariella Cordella, medico di medicina generale (Bologna)
Marisa Cottini, ginecologa (Torino)
Eugenio De Blasi, medico di medicina generale (Milano)
Tommaso De Chirico, pneumologo (Milano)
Beatrice Dedor, medico delle cure palliative oncologiche (Milano)
Monica Delucchi, medico di medicina interna (Genova)
Emilio De Tata, medico sportivo (Reggio Emilia)
Sebastiano Di Salvo, medico di medicina interna (Catanzaro)
Gustavo Dominici, medico di medicina generale (Roma)
Sabine Eck, medico di medicina generale (Modena)
Giuseppe Fagone, medico di medicina generale (Milano)
Guglielmo Ferraro, odontoiatra (Salerno)
Fedora Fornaini, anestesista (Livorno)
Giovanna Gallerani, pediatra e neuropsichiatra infantile (Bologna)
Egidio Galli, medico dello sport (Messina)
Lucia Gasparini, endocrinologa (Roma)
Giovanna Giorgetti, medico di medicina generale (Terni)
Barbara Grandi, ginecologa (Siena)
Maria Rita Gualea, medico dello sport (Pavia)
Emilio Iodice, medico di igiene e medicina preventiva, pneumologo e neurologo (Novara)
Giuseppe Leardini, medico di medicina generale (Rimini)
Alfredo Lubrano, medico di medicina generale (Napoli)
Francesco Marino, ematologo (Roma)
Chiara Matteoli, medico di medicina generale (Pisa)
Dario Mazza, odontoiatra (Roma)
Alberto Mazzocchi, chirurgo maxillo-facciale (Bergamo)
Carlo Melodia, medico e biologo (Napoli)
Simona Mezzera, medico di medicina generale (Firenze)
Dario Miedico, medico legale (Genova)
Livia Mondina, ginecologica (Milano)
Annalisa Motelli, medico del lavoro (Milano)
Gennaro Muscari Tomaioli, medico di medicina generale (Venezia)
Paola Nannei, pediatra e radiologa (Milano)
Roberto Olivi Mocenigo, odontoiatra infantile (Modena)
Veronica Petraglia, medico di medicina generale (Bologna)
Mauro Piccini, medico di medicina generale (Novara)
Rosella Pierdomenico, pediatra (Ascoli Piceno)
Massimo Pietrangeli, pediatra (Pescara)
Emma Pistelli, odontostomatologa (Pistoia)
Raffaella Pomposelli, medico di medicina generale (Milano)
Massimo Presacco, medico di medicina generale (Padova)
Luciano Proietti, pediatra e chirurgo pediatra (Torino)
Pietro Rabolli, pneumologo (Savona)
Paolo Roberti di Sarsina, psichiatra (Bologna)
Andrea Roncato, fisiatra (Padova)
Antonia Mariapia Ronchi, medico di medicina generale (Milano)
Cristiana Salvadori, medico di medicina generale (Pisa)
Guido Sartori, medico ayurveda (Bologna)
Nicoletta Scoz, endocrinologa e medico delle malattie del ricambio (Bologna)
Chiara Simoncini, medico di medicina generale (Pisa)
Carlo Tonarelli, pediatra e neonatologo (Genova)
Diego Tomassone, medico nutrizionista (Torino)
Danilo Toneguzzi, psichiatra e psicoterapeuta (Pordenone)
Elena Tonini, psicoterapeuta (Brescia)
Ermatea Trabucco, medico di medicina generale (Salerno)
Anna Truci, medico di medicina generale (Firenze)
Pierluigi Tubia, medico di medicina generale (Venezia)
Giancarlo Usai, infettivologo (Perugia)
Mariateresa Ventrella, pediatra e neuropsichiatra infantile (Bologna)
Giulio Viganò, pediatra (Milano)
Mariarosa Vitali, neuropsichiatra infantile (Genova)
Grazia Vitelli, medico di medicina generale (Bologna)
Bruno Zucca, medico di medicina generale (Brescia)


Allegato 1 - Variazione della copertura vaccinale nazionale secondo Epicentro(http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/copertureMin2014.asp)

Allegato 2 - Soglie percentuali ritenute necessarie per ogni malattia infettiva per ottenere la cosiddetta immunità di gregge (herd immunity) nei Paesi occidentali (http://www.sciencedirect.com/science/book/9781455700905)

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