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26 ottobre 2017

VACCINI? AMMALATI 15 MILA MILITARI ITALIANI

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foto Gianni Lannes (tutti i diritti riservati)

di Gianni Lannes

Effetto gregge? Un salto nel buio che calpesta il principio di precauzione con l’introduzione di sostanze estranee all’organismo umano. Se fanno male agli adulti in divisa figuriamoci a neonati, bambini e adolescenti sani che subiscono anche più iniezioni vaccinali.  Il personale militare tricolore viene trattato peggio del bestiame. I dati ufficiali sono ben nascosti, anzi insabbiati dal ministero della Difesa e dal ministero della Salute. Eppure, a seguito dello scoppio di una bomba ad orologeria giornalistica s’è aperta una breccia e le prove istituzionali hanno iniziato a fuoriuscire. Così ho trovato la pistola fumante. Attualmente, i militari ammalati di cancro sono 5.135 e i morti 915, ma il numero è ampiamente sottostimato. I soldati malati sarebbero più di 15 mila, come si evince dai riscontri istituzionali ben celati ai diretti interessati nonché all’opinione pubblica. L’uranio impoverito? C’entra poco e niente, piuttosto le miscele di vaccini iniettati a grandi e piccini.

Ignote ai più le sentenze dei tribunali militari e civili, nonché le relazioni delle Commissioni di ufficiali medici, attestano ad esempio che

«l'eziopatogenesi delle patologie neoplastiche è sicuramente multifattoriale. Nel caso specifico è verosimile ritenere che l'ufficiale, nell'espletamento dell'oneroso servizio anche in missioni fuori area (area balcanica), sia stato esposto a potenziali fattori di rischio oncogenetico (radiazioni ionizzanti, vaccini), che possono aver svolto un ruolo determinante nella genesi della neoplasia linfoide. Da considerare altresì che il surplus lavorativo comporta una sollecitazione stressogena tale da indurre spesso una depressione immunitaria dell'organismo».

I vaccini sono molto contestati sul piano scientifico e, da decenni, sono sospettati di essere la causa - o la concausa - di gravi  malattie che hanno colpito un numero statisticamente spropositato di militari. Infatti, la stessa direzione generale della sanità militare del Ministero della difesa, il 15 luglio 2010 ha bandito un concorso per il reperimento di un progetto di ricerca sulla «sicurezza, immunogenicità ed efficacia» delle vaccinazioni anti-infettive, il che attesta i dubbi nutriti dalla stessa amministrazione circa l'innocuità dei cicli vaccinali imposti ai militari.

Inoltre, in un passato recente la Commissione parlamentare d'inchiesta sui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito il personale italiano impiegato all'estero, nei poligoni di tiro e nei siti in cui vengono stoccati munizionamenti, in relazione all'esposizione a particolari fattori chimici, tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno, ha accertato che l'85 per cento dei militari che hanno contratto gravi malattie non è mai uscito dai confini nazionali per partecipare alle missioni di pace. Per tale motivo, è lecito ipotizzare che le cause di tali patologie nulla abbiano a che fare con l'eventuale esposizione con l'uranio impoverito (seduta Commissione numero 23 del 9 marzo 2011).

A proposito di mercurio: ecco l'illuminante risposta fornita dal ministro della difesa all'interrogazione numero 4/02525 il 24 ottobre 2002:


L'ordine militare è normalmente un atto perentorio e incondizionato. Tuttavia, ai militari da sottoporre a vaccinazione, viene fatta sottoscrivere una previa dichiarazione di consenso informato; in particolare, al militare da vaccinare viene imposta la sottoscrizione di una «scheda anamnesticoinformativa» con la quale questi dichiara di essere stato adeguatamente informato in merito alle pratiche vaccino profilattiche programmate».

Senza contare gli atti militari sbianchettati alla meglio per cancellare le tracce troppo imbarazzanti della carneficina in tempo di pace.

E' fondamentale ora verificare concretamente, lo stato di salute di almeno 75 mila militari italiani impegnati - negli ultimi 4 lustri fino ai giorni nostri - in missioni all'estero. Insomma, un'ecatombe, ma siamo alla resa dei conti.

riferimenti:

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24 ottobre 2017

Vaccini: La sponsorizzazione di vaccini pericolosi arriva fino al presidente Sergio Mattarella che si rende complice di altri crimini! (Certa gente ha proprio la faccia di bronzo!)

Nella foto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella



Il presidente Sergio Mattarella nuovamente si cimenta a sponsorizzare i vaccini con una sicurezza inimmaginabile (come se li fabbricasse lui) si, a sponsorizzare i vaccini adesso non sono solo i medici (corrotti) ma anche il presidenti della repubblica che non ha nessun titolo per farlo, e si arroga comunque a farlo!

Con la faccia di bronzo costui ha anche firmato il decreto che estende da 4 a 12 le vaccinazioni obbligatorie, come se non esistesse l'accumulo e lo stress ossidativo o qualsiasi reazione avversa, secondo loro l'America ci sta vendendo acqua pura!
Il giochetto è stato facile, hanno ingigantito i casi di normale morbillo prima enfatizzando questo semplice caso di infiammazione intestinale che avviene in modo naturale nei cambi di stagione come se fosse una peste bubbonica... poi falsificando come minimo del triplo i dati del morbillo, e da lì l'epidemia scatta, cosi da attuare l'articolo 77 della costituzione italiana (costituzione che validano solo quando gli interessi sono i loro) cosi da far emanare il decreto "in casi straordinari di necessità e urgenza".
La faccia della Boschi era tutto un dire! 
Ricordiamo che è un attimo Mattarella, da li la definizione di (faccia di bronzo) il Mattarella fu quello che assicurò quando ancora era ministro della difesa nel 2000 e nel 2001 fin dall'entrata  dei nostri militari in Kosovo (giugno 1999) che si erano adottate "misure di sicurezza adeguate" contro l'uranio impoverito delineando tra l'altro le aree di inquinamento dichiarando che quelle aree erano al di sotto dei limiti di sicurezza, ebbene, nel maggio del 1995 la corte d'appello di Roma ha condannato il ministero della difesa a risarcire con 1 milione e trecento mila euro i familiari di un ragazzo che si era ammalò e che morì  dopo una missione in Kosovo a cavallo tra il 2002 e il 2003, quindi dopo tutte le rassicurazioni della faccio di bronzo (per non essere volgare) di Mattarella.
La morale è che sia i ministeri che gli apparati militari sapevano dei pericoli che in cui si esponevano i militari,ma hanno taciuto, non gli hanno avvisati, successivamente nel 2016 il ministero della difesa venne condannato nuovamente, e la corte ribadì sia la certezza della connessione tra  i tumori e l'esposizione all'uranio che l'omissione di informare i soldati dei pericoli a cui andavano incontro.

Una salute che i militari hanno rischiato anche tramite la somministrazione di più vaccini (superiori a 5)   per via della modifica del DNA come espone il progetto SIGNUM che fu sempre promosso dal ministero della difesa.
Quest'anno faccia di bronzo Mattarella ha firmato un decreto molto pericoloso per la salute dei bambini, e solo per interessi, dopo la mazzetta della Glaxo del 2016  non curanti delle numerose sentenze che stabiliscono il nesso da danno da vaccino con annessi casi di autismo. 
Mattarella, come fa capire  il tuo fedele complice e lecchino Burioni, "ci vuole proprio un gran bel coraggio" per attuare tali scempi.
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